A Udine una dottoressa di 28 anni è stata aggredita da un paziente durante il turno in guardia medica. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha commentato l’accaduto affermando che metterà in atto tutte le misure necessarie per prevenire questi avvenimenti.
La 28enne specializzanda in chirurgia, dopo l’aggressione da parte di un accompagnatore di un paziente, è totalmente traumatizzata. In effetti gli operatori sanitari che negli ultimi cinque anni hanno subito un infortunio sul lavoro dovuto alle violenze, sono circa 12mila.
Secondo i dati Inail la media sarebbe di circa 2.500 casi all’anno.
Anche il ministro della Salute Schillaci ha commentato la questione.
Il 7 gennaio 2023 a Udine, una dottoressa di 28 anni, specializzanda in chirurgia, è stata aggredita violentemente dall’accompagnatore di un paziente. L’aggressione è avvenuta durante il turno nella guardia medica dell’ospedale Gervasutta.
La giovane dottoressa ha spiegato ciò che è accaduto. A quanto pare i due uomini si sono presentati all’ambulatorio della guardia medica, senza passare per il video citofono.
Uno dei due aveva una fascia alla gamba e doveva essere medicato, mentre l’altro si era professato come il suo “traduttore”.
Le due dottoresse hanno poi provato a spiegare al paziente che loro non potevano fare alcuna diagnosi, in quanto non faceva parte delle loro competenze. Fin quando l’accompagnatore non si è infuriato, afferrando violentemente al collo la 28enne.
“Per un istante ho pensato di morire. Mi ha messo le mani al collo e ha stretto”.
Ha affermato la giovane dottoressa.
Fortunatamente era presente una collega, anche lei specializzanda, che è riuscita a togliere la mano dell’aggressore dal collo della donna.
I due uomini se ne sono poi andati immediatamente, per poi essere identificati e fermati dalle forze dell’ordine. Ora sono di nuovo in libertà.
La collega ha poi deciso di fare un post Instagram, diffondendo la notizia.
La medica aggredita si trova ora in profondo stato di shok e purtroppo rappresenta solo l’ennesima vittima di violenze sugli operatori sanitari; di cui, tra l’altro, le donne sono maggiormente colpite.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha commentato l’accaduto affermando che i casi di violenza sul personale sanitario sono spaventosamente numerosi.
Il ministro ha specificato che il suo ministero si muoverà per accentuare le misure di protezione e prevenzione nei confronti di tutto il personale sanitario.
Aggiungendo di voler riattivare il Comitato nazionale per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive.
“La salvaguardia di chi lavora in sanità è essenziale per garantire sicurezza delle cure e qualità ai pazienti”.
Ha affermato Schillaci esprimendo poi la sua vicinanza e solidarietà nei confronti della giovane.
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