Una dottoressa, Ester Pasqualoni, è stata uccisa a coltellate all’uscita dell’ospedale vicino Teramo dove lavorava. Suicida il presunto killer, lo stalker che da tempo la perseguitava: è lui il maggior sospettato dell’omicidio della dottoressa. Omicidio che potrebbe trasformarsi nell’ennesimo fallimento della giustizia.
L’avvocato di Ester Pasqualoni ha infatti spiegato che la sua assistita aveva denunciato due volte il molestatore ma entrambe le denunce erano state archiviate. Così come gli era stato revocato il divieto di avvicinarsi a lei.
È successo nel pomeriggio di mercoledì. Quando Ester Pasqualoni, 53 anni, responsabile del day hospital oncologico dell’ospedale di Sant’Omero, in provincia di Teramo, ha finito il suo turno, si è recata nel parcheggio per prendere la macchina. Non vedeva l’ora di riabbracciare i figli Nausicaa e Alessio, di 14 e 16 anni.
È stato in quel momento che un uomo l’ha aggredita accoltellandola alla gola e al petto, prima di fuggire. La dottoressa Pasqualoni è morta tra le braccia di un collega del pronto soccorso: «È morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che fosse lei. Quando sono arrivato non aveva polso, non c’era più nulla da fare».
«È stata uccisa barbaramente una persona che lavorava per salvare le vite degli altri», racconta scioccato Roberto Fagnano, manager della Asl.
Ester Pasqualoni vittima di stalking
Dopo lo choc di colleghe e amiche scatta la rabbia. Il maggiore sospettato dell’omicidio di Ester Pasqualoni è l’uomo che da tempo la perseguitava. La dottoressa era infatti vittima di stalking ma, come troppo spesso accade in queste circostanze, il molestatore non era stato fermato.
Le amiche raccontano che Ester si vergognava e quasi cercava di nascondere le minacce ricevute. Come la più inquietante e profetica: «Se non ti posso avere, prima o poi ti ammazzerò».
La dottoressa si era decisa a sporgere denuncia solo dopo che lo stalker si era presentato sotto casa dell’ex compagno di lei, scomparso due anni fa a causa di un infarto.
«Contro chi la molestava due denunce, ma non era servito a niente»
«Quante volte sedute a ragionare di quell’uomo, quel maledetto che ti perseguitava… e non sono riuscita a risolverti questa cosa… Me lo porterò dentro tutta la vita. Ti voglio bene donna e amica speciale… Ti voglio bene», si sfoga l’avvocato di Ester.
Prima di sbottare: «Contro l’uomo che la molestava due denunce, ma non era servito a niente, erano state archiviate. Lui aveva avuto anche il divieto di avvicinarsi ma poi la misura è stata revocata». Lo stalker era stato insomma lasciato libero di far male a Ester.
Suicida il presunto killer
Lo stalker, e presunto assassino di Ester Pasqualoni, è stato trovato morto suicida in un appartamento di Martinsicuro, in provincia di Teramo. Gli investigatori dovranno adesso accertare che l’omicida sia lui.
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