La Pasqua è finita e con essa anche la cioccolata dell’uovo di Pasqua. Sì ma dove buttare la carta? Attenzione perché si può incorrere in multe.
La carta dell’uovo di Pasqua deve essere conferita correttamente per non pagare delle multe salate fino a 300 euro.
Carta dell’uovo di Pasqua: da cosa è fatta
Con la fine delle festività pasquali, potrebbe esserti rimasta ancora la cioccolata delle uova di Pasqua e la loro carta. Spesso, infatti, soprattutto chi ha bambini piccoli, deve fare i conti con tanta cioccolata da smaltire e, parallelamente, anche di tanti rifiuti come, appunto, la carta delle uova di Pasqua.
Non sempre, però, si sa dove conferire correttamente tale tipo di rifiuto. Anche perché, basti pensare al prodotto. La cioccolata si mangia, la base che lo regge è generalmente in plastica e va gettato nella plastica. Poi c’è il contenitore della sorpresa, a sua volta di plastica che va gettato sempre nella plastica. Ci sono anche fiocchi e nastri che spesso chiudono l’uovo che possono essere riutilizzati oppure gettati nel residuo. Ancora, la carta descrittiva dell’uovo, dove sono inseriti i riferimenti agli ingredienti e alle calorie. Tale cartoncino va gettato nella carta.
Infine, la carta dell’uovo di Pasqua. Quest’ultima è, di solito, realizzata in un materiale lucido, che riflette la luce e che, all’apparenza sembra simile alla stagnola.
Sì, ma dove buttarla? In molti se lo stanno chiedendo anche perché l’attenzione all’ambiente, negli ultimi tempi, è sempre più importante.
Dove buttarla
Oltre ad essere attenti all’ambiente, molti italiani non vogliono incorrere in multe salate promosse dal proprio Comune di appartenenza. In alcuni casi, infatti, chi sbaglia a conferire un rifiuto piuttosto che un altro, potrebbe spendere fino a 300 euro di multa.
Il materiale in cui è realizzata la carta dell’uovo di Pasqua è, di solito, piena di colori e di disegni per attirare gli occhi dell’acquirente. Essa è composta prevalentemente di plastica, anche se l’interno argentato può trarre in inganno. La carta dell’uovo di Pasqua, dunque, va buttata via nella plastica senza troppi indugi. Alcuni, però, scelgono di riutilizzarla. Non è raro vederla in bella mostra su terrazzi o balconi, debitamente attorcigliata per spaventare i volatili.
Se, invece, l’uovo di Pasqua è avvolto nel tessuto, di solito velo, raso o altri materiali, questi elementi vanno gettati nel residuo. La cosa migliore, sarebbe riutilizzare questi scampoli di tessuto per realizzare qualcosa. Ad esempio, ricoprire un vaso o realizzare un simpatico vestitino per una bambola.
Per non incorrere in problemi che riguardano il conferimento dei rifiuti, si può scaricare una delle tante applicazioni che suggeriscono come gettare correttamente cosa. Tutto ciò che si deve fare è inquadrare con la fotocamera in codice a barre dell’imballaggio che si deve buttare.