Nuovo dpcm, Gualtieri: “Indennizzo a 350mila aziende entro metà novembre”

Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie dovranno chiudere tutti i giorni alle ore 18 (compresi i festivi). E’ quanto previsto dal nuovo dpcm, firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in vigore da oggi fino al 24 novembre. Ma l’indennizzo che arriverà alle imprese penalizzate con il decreto ristori sarà “superiore rispetto alla volta scorsa“. Ad annunciarlo al Tg1 è il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Il premier Conte ha, inoltre, promesso alle categorie interessate un incontro al più presto. “Questo è un momento complesso, c’è tanta stanchezza nel Paese: viviamo una pandemia che crea rabbia e frustrazione e che sta creando anche diseguaglianze nuove a quelle già esistenti“, osserva il presidente del Consiglio.

Indennizzi entro metà novembre

Gli indennizzi arriveranno il più presto possibile – anticipa il ministro Gualtieri -, pensiamo che l’Agenzia delle entrate possa erogare questi contributi entro metà novembre, forse già l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato con il vecchio fondo perduto“. L’indennizzo previsto sarà superiore a quello ricevuto la volta scorsa, perché “sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili“, aggiunge il ministro Gualtieri.

Chi riguarda l’indennizzo

L’indennizzo, previsto dal governo, riguarda “tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm“. Si stima che le aziende interessate siano più di 300mila, forse 350mila. A chi aveva già fatto domanda gli indennizzi arriveranno in automatico, mentre chi ancora non ha presentato la richiesta e le aziende con fatturato oltre i 5 milioni dovranno attendere qualche settimana in più per i ristori, che ad ogni modo potranno essere incassati “entro l’anno.

Cancellata la seconda rata Imu

Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure“, ha aggiunto Gualtieri. Nei prossimi tre mesi, il governo ha inoltre previsto l’eliminazione della rata Imu, la cig per i lavoratori e un‘indennità di 1000 euro per i collaboratori.

1, 2 miliardi di euro per gli indennizzi

A favore delle aziende costrette a rallentare, se non addirittura a sospendere le proprie attività, si prevede dunque un sostegno immediato da parte del governo. Mef, Mise e Ragioneria dello Stato puntano a mobilitare oltre 1,2 miliardi di euro solo per gli indennizzi. Altri 1,6 miliardi verrebbero invece destinati alla proroga della Cassa Integrazione Guadagni Covid, attesa nel decreto di novembre.

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