In una giornata che segna il tragico aumento dei morti per covid-19, ovvero 993 in 24 ore, ieri il governo ha annunciato il nuovo Dpcm con le misure restrittive previste per le festività natalizie. Durante la conferenza stampa da Palazzo Chigi, il premier Giuseppe Conte ha confermato la linea dura con limitazioni agli spostamenti tra comuni e regioni.
Rigide anche le regole per i festeggiamenti di Natale, Santo Stefano e Capodanno. “In un sistema libero e democratico – ha spiegato Conte – non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni, ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni“, ha raccomandato il premier. Vediamo, dunque, cosa è possibile fare e cosa no dal 21 dicembre al 6 gennaio.
Il coprifuoco scatta anche nei festivi?
Il governo conferma il coprifuoco dalle 22 alle 5, che verrà esteso fino alle 7 in occasione del Capodanno, quando sarà vietato uscire dalla propria abitazione dalle 22 alle 7 del mattino del 1 gennaio. In caso di coprifuoco, è possibile uscire soltanto per comprovate esigenze legate al lavoro, a motivi di salute o necessità. Anche nelle ore al di fuori del coprifuoco, è fortemente raccomandato di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, “salvo che per esigenze lavorative, di studio, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi“.
Ci si può spostare tra regioni?
Fino al 20 dicembre è possibile uscire dalla propria regione, a condizione che si trovi in fascia gialla per andare in un’altra regione sempre in fascia gialla. Gli spostamenti da e per le regioni che sono in zona rossa o arancione sono consentiti per “comprovate esigenze“. Tra i motivi di urgenza è compresa anche l’assistenza di una persona non autosufficiente. Dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021, scatta invece il divieto di spostarsi tra le regioni, anche tra regioni gialle, se non per comprovate esigenze. Rimane, ad ogni modo, consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il giorno di Natale.
Si può uscire dal proprio comune?
Chi si trova in una regione in zona gialla può sempre uscire dal proprio comune di residenza o domicilio e muoversi nella regione senza autocertificazione. Chi si trova in una regione in fascia arancione non può uscire dal proprio comune di residenza, chi invece si trova in area rossa non può uscire di casa se non per comprovate esigenze. Ma, in occasione del Natale, le regole cambiano: nei giorni del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio 2021, sarà vietato uscire dal comune di residenza, se non per “comprovate esigenze”: il divieto è valido anche per chi vive in comuni più piccoli.
Si possono raggiungere le seconde case?
Chi vive in una regione che si trova in zona gialla può raggiungere la seconda casa fuori regione solo fino al 20 dicembre. Dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 è espressamente vietato “lo spostamento nelle seconde case“, anche se si trovano in un’altra regione gialla. Chi vive in una regione in fascia arancione non può trasferirsi nella seconda casa, neppure entro il 20 dicembre, dal momento che è vietato il trasferimento da un comune all’altro. È consentito andare nelle secondo case se ci sono motivi di urgenza (quali rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.), che devono essere giustificati con il modulo di autocertificazione.
Come funziona per i congiunti?
Come già illustrato, a Natale, Santo Stefano e Capodanno è vietato uscire dal proprio comune in tutta Italia. Rimane, tuttavia, consentito muoversi per raggiungere una persona che non è autosufficiente. Nel caso di anziani soli o parenti malati, sarà possibile andare ad assisterli. Nel caso di coppie che vivono in luoghi diversi è consentito spostarsi per il ricongiungimento familiare anche nel periodo di divieto. Nel corso di questo periodo è sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, domicilio o abitazione.