Il premier italiano Draghi e il presidente turco Erdogan si sono incontrati per parlare della guerra in Ucraina, della Nato e della situazione migranti in Italia. Il premier chiede alla Russia un passo in avanti per superare la crisi relativa alla fornitura di cereali.
In seguito alla conclusione del terzo vertice governativo italo-russo, il premier Draghi si appoggia al presidente turco Erdogan e chiede alla Russia di unirsi ad un gruppo di lavoro per risanare la crisi delle forniture di cereali.
Questo sarebbe certamente un segnale di “svolta importante” dice Draghi al riguardo. Sarebbe visto come un “primo atto di concordia” da parte della Russia.
Vediamo più da vicino cosa è successo.
Nel colloquio tra i due, sono stati molti i punti discussi, tra questi anche il processo di adesione della Turchia all’Unione Europea, sostenuta da sempre dall’Italia.
Uno dei temi principali, oltre alla guerra in atto tra Ucraina e Russia, è stato certamente il problema dell’immigrazione.
Erdogan ha qui sollevato la proposta di costituire con l’Italia un meccanismo unito per controllare i flussi migratori in mare.
Il premier, molto fermo nelle sue parole, ha aggiunto alla proposta: “La gestione dell’immigrazione deve essere umana, equa ed efficace, noi cerchiamo di salvare i migranti”.
Queste parole sono state dettate certamente dalla tragica situazione che l’Italia sta osservando sulle proprie coste nell’ultimo periodo. Nonostante si presenti come un Paese aperto, pronto ad accogliere chi ne ha bisogno, ora inizia a barcollare.
Il premier ha infatti aggiunto: “non si può essere aperti senza limiti. A un certo punto il Paese che accoglie non ce la fa più”.
L’arrivo del premier italiano nella capitale turca non è passato inosservato.
Ad accoglierlo infatti un corteo di uomini a cavallo, che lo hanno scortato fino all’ingresso del palazzo presidenziale, dove ad aspettarlo c’era Erdogan.
Dopo una breve cerimonia di benvenuto, i due hanno discusso lungamente sulle tematiche attualmente impellenti come la guerra, l’immigrazione e la difesa della Nato.
Sembrerebbe che i due abbiamo già concordato di organizzare il vertice intergovernativo periodicamente e di avviare il prossimo in Italia.
Si è infine discusso di voler avviare un interscambio di tipo commerciale ed economico tra i due Paesi.
Attualmente l’Italia e la Turchia sono partner in ambito energetico. Si prospetta ora una ulteriore collaborazione nell’ambito del gas.
Sembrerebbe che da poco la Turchia abbia scoperto a Sakarya un gasdotto sottomarino.
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