Oggi, martedì 20 aprile, si terrà la riunione del Cts per decidere sulle nuove misure in vista delle riaperture del 26 aprile. Giovedì, però, ci sarà anche il Consiglio dei Ministri, durante il quale il premier Mario Draghi dovrà analizzare due dossier.
Il primo sarà quello delle ripartenze, quindi il nuovo Decreto Covid, e il Recovery Plan. Secondo quanto emerso, il premier avrebbe detto, ai partiti ricevuti a Palazzo Chigi, che bisogna andare nella direzione delle riaperture graduali. Quindi, le riaperture ci saranno, ma molto probabilmente rimarrà in vigore il coprifuoco.
Inoltre, come detto, il premier Draghi dovrà anche affrontare il Pnrr, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Presidente del Consiglio si è detto soddisfatto perché il piano sembra essere quasi pronto e sarà presentato, la prossima settimana, in Parlamento. Inoltre, Draghi ha annunciato che a maggio ci sarà un decreto sulle semplificazioni e un altro che riguarderà invece la governance.
Comunque, tutti gli occhi sono puntati sul nuovo Decreto Covid, che illustrerà punto per punti tutte le tappe che porteranno il nostro Paese alla ripartenza. Il primo passo, come già detto, sarà quello della riunione del Cts, che si occuperà di inviare al Governo un documento per le riaperture, dando indicazioni su diversi luoghi, tra cui le scuole. L’obiettivo è quello di evitare che il messaggio sia “liberi tutti”.
Proprio per quanto riguarda la scuola, sono state diverse le polemiche che hanno riguardato il ritorno in presenza, al 100% nelle zone gialle e arancioni, degli studenti. Al momento, l’ipotesi è quella che tutto rimanga come già accennato e che, per riuscire a monitorare i contagi negli istituti, vengano introdotti i test salivari. Inoltre, potrebbero esserci delle deroghe sulle riaperture per tutte quelle scuole che manifesteranno difficoltà per la riapertura.
Infine, come già emerso nei giorni scorsi, la novità più importante sarà il ritorno ai liberi spostamenti tra le Regioni. Questo, varrà principalmente per le Regioni in fascia gialla. In fascia arancione e rossa, infatti, sarà consentito spostarsi, ma servirà quello che potrebbe essere un pass vaccinale. Un’ipotesi al vaglio del Governo di Mario Draghi e degli esperti, che dovranno individuare quale sia la “forma” migliore per poter riprendere in sicurezza con gli spostamenti tra Regioni.
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