Tra questa sera e domenica il presidente incaricato Mario Draghi potrebbe salire al Quirinale e sciogliere la riserva dando vita al nuovo governo. Infatti, dopo il sì del Movimento 5 Stelle e l’addio di Di Battista, sembra che tutto sia pronto per la formazione di un nuovo esecutivo. Tra le priorità emergono il piano vaccinale, l’utilizzo dei fondi europei, il rilancio economico, la scuola e, non da ultimo, l’ambiente. Ma chi farà parte della squadra di governo?
Nella massima riservatezza, Mario Draghi prepara la nuova squadra, l’agenda e le priorità del governo, partendo dall’emergenza sanitaria ed economica, sottolineata anche dal Capo di Stato Sergio Mattarella all’indomani del fallimento del mandato esplorativo di Fico.
Per l’ex commissario della Bce, sono ore di incessante lavoro e riflessione, per definire quella che sarà la fitta agenda del governo. Quel che è certo, per il momento, è che salirà un governo europeista e ambientalista: è infatti confermata anche la creazione di un Ministero per la Transizione Ecologica, un segno tangibile dell’attenzione all’economia verde per il nuovo esecutivo.
Un altro elemento da sottolineare è la presenza di una forte componente femminile, ma sulla squadra dei ministri restano ancora molti interrogativi, in particolare sulla eventuale presenza di esponenti politici. Insomma, per la lista dei ministri, si dovrà attendere la salita al Quirinale, prevista per oggi o domani al massimo.
Intanto, i leader dei vari partiti propongono nomi, ma sarà il premier Mario Draghi a comporre il nuovo esecutivo insieme al Presidente della Repubblica. Per il Ministero per la Transizione Ecologica, Beppe Grillo indica Catia Bastioli e Luigi di Maio. Per lo Sviluppo economico, la Lega propone Giorgetti, mentre il Pd avanza i nomi di Franceschini e Guerini. Circola voce di un colloquio tra Draghi e Conte e aumentano le indiscrezioni di un possibile ingresso del premier uscente nel governo, in qualità di ministro degli Esteri o ministro della Transizione ecologica.
Una volta che Mario Draghi salirà al Quirinale con la lista dei ministri, si terrà la cerimonia del giuramento, prevista per domani o al massimo domenica. A seguire ci sarà il voto in Parlamento per la fiducia, che, con ogni probabilità, non avverrà prima di martedì.
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