Una tragedia avvenuta nell’hotspot di Lampedusa mentre continuano gli sbarchi dei migranti. Quando la piccola è arrivata sull’isola insieme alla madre, i medici l’hanno immediatamente soccorsa. Ma poi non c’è stato più nulla da fare.
Si cerca di capire quali siano state, ora, le cause del decesso. I medici riferiranno, poi, alla Procura di Agrigento. intanto, sull’isola, continuano gli sbarchi dei migranti.
Gli sbarchi dei migranti non si fermano, nonostante le cattive condizioni del mare ed il freddo che imperversa. Prima, in inverno, gli sbarchi si fermavano, ma ora no: anche con barchini, molto spesso pericolosi per il gran numero di persone a bordo, si cerca di approdare verso quell’isola, quale Lampedusa che è la porta dell’Europa, verso una nuova vita.
Fra i migranti sbarcati, vi era anche una piccola di soli 6 mesi insieme alla sua mamma. Quando è arrivata, domenica pomeriggio, in contrada Imbriacola a Lampedusa, nell’hotspot dove è stata accolta dopo lo sbarco, la piccina non sembrava stesse male e, per questo, era stata accompagnata, insieme alla sua mamma, nel centro di prima accoglienza dell’isola.
Poi, d’un tratto, la situazione è precipitata e la piccola è deceduta. Non si sa ancora per quale motivo, se sia stato un malore improvviso o un fattore congenito che, purtroppo, la mamma non ancora conosceva. Ora, i medici, stanno cercando di capire quali siano state le cause dell’improvvisa morte della bambina, per poter poi riferire alla procura di Agrigento.
Nonostante questo evento così tragico, come dicevamo, continuano gli sbarchi sull’isola siciliana. Solo nella notte sono sbarcati 65 migranti, arrivati con due diversi barchini. Due gruppi, uno con 37 persone e l’altro con 28 persone, fra cui anche donne e ragazzi minorenni. Entrambi i gruppi, stipati su barchini che, potevano, da un momento all’altro, soccombere alle onde del mare, sono partiti dalla Tunisia con direzione Italia.
Sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia di Finanza e da quelle della Capitaneria di porto, e poi condotti al porto di Lampedusa. Qui hanno ricevuto le prime cure e, poi, sono stati trasferiti nel centro di prima accoglienza.
Tutti provengono dalle zone del Centro Africa, in particolare dal mali, dalla Guinea, dalla Costa d’Avorio e dal Burkina Faso. Alcuni altri, invece, provengono anche dallo Yemen.
Ciò che preoccupa, ora, è la capienza dell’hotspot dell’isola. Con ben 22 sbarchi, fra quelli legali aiutati dalle motovedette della Guardia Costiera e quelle della Guardia di Finanza, e quelli illegali (arrivati spontaneamente e con barche di fortuna), ora l’hotspot accoglie al suo interno ben 764 migranti.
Una situazione che rischia di collassare a breve se gli stessi migranti non vengono smistati in altri centri della Sicilia e delle altre regioni, poiché gli sbarchi continuano, ora dopo ora.
La procura di Agrigento, nel frattempo, attende il referto dei medici che hanno accolto la piccola di 6 mesi, poi deceduta, per capire quali siano state le cause della sua precoce morte, dopo esser sbarcata insieme alla sua mamma.
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