E’ arrivata la sentenza dei giudici del Tribunale di Roma. Diciotto anni per Salvatore Casamonica e Tomislav Pavlovic, quindici per Silvano Mandolesi nell’operazione “Brasile low cost”.
Dopo le indagini svolte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è arrivata nella mattinata di oggi la sentenza dei giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Roma. L’inchiesta, partita nel 2019 e denominata “Brasile low cost“, ha portato alla condanna a diciotto anni per Salvatore Casamonica e Tomislav Pavlovic, quindici per Silvano Mandolesi.
Traffico e importazione di droga, ma non per l’associazione. Sono queste le responsabilità riconosciute dagli imputati sull’accusa. L’operazione “Brasile low cost” aveva portato a galla un traffico di cocaina dal Brasile al nostro Paese per tonnellate di sostanze stupefacenti.
Una quantità, circa 7 tonnellate, che equivale secondo gli inquirenti alla produzione annuale di un cartello colombiano. L’indagine, iniziata nel 2019, è stata svolta dalla DDA di Roma e dai militari della Guardia di Finanza della capitale.
Affari milionari gestiti da Salvatore Casamonica, secondo l’accusa in contatto costante con i narcos brasiliani. La sentenza del Tribunale di Roma per quest’ultimo, così come per Tomislav Pavlovic, è stata di 18 anni, mentre per Silvano Mandolesi di 15.
E’ stato individuato in Salvatore Casamonica il ruolo del referente del clan per il traffico di cocaina. L’uomo, condannato a 18 anni, aveva stretti contatti con i narcotrafficanti brasiliani per l’importazione della droga.
Operazioni e investimenti per 4 milioni e mezzo di euro, poi saltati a causa dell’arresto di Casamonica a seguito dell’operazione “Graminga”.
Alle indagini, portate avanti oltre che dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalla Guardia di Finanza di Roma, hanno preso parte anche quattro agenti sotto copertura dall’Italia, dalla Svizzera e dalla DEA americana.
Per quanto riguarda l’importazione degli stupefacenti in Italia, è stato Casamonica secondo l’accusa a intrattenere rapporti con i narcos. Il suo ruolo sarebbe dunque stato quello dell’interlocutore con colombiani e brasiliani, oltre di raccordo tra Pavlovic, l’albanese Dorian Petoku e Silvano Mandolesi.
Un gruppo attivo nel traffico internazionale di cocaina, per il quale il pm Giovanni Musarò aveva chiesto – nella fattispecie – la condanna a 30 anni per Casamonica, così come per Pavlovic, mentre 22 anni per Mandolesi.
La droga sarebbe dovuta arrivare in Italia tramite l’utilizzo di un aereo privato, sul quale era pronta a viaggiare un carico di una tonnellata di cocaina per ogni viaggio.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…