L’innovazione non smette mai di stupire, specie quando si tratta di abbinarsi per salvare l’ambiente. Arriva, infatti, un drone capace si segnalare gli incendi boschivi e permettere alle Forze dell’ordine di intervenire tempestivamente.
FireHound Zero: questo è il nome di questo drone che aiuterà a controllare anche l’espansione degli incendi stessi.
Drone anti incendi: arriva in Italia
Curare l’ambiente, salvaguardarlo e prevenire gli incendi: questo è ciò che serve per far sì che il nostro patrimonio boschivo sia protetto, in particolare durante il periodo estivo, quando è sempre, purtroppo, minato da incendi.
La necessità di avere sempre uomini e mezzi a disposizione per spegnere gli incendi è fondamentale e, per questo, si rende necessario anche l’uso delle nuove tecnologie, come ad esempio i droni. E sarà proprio un drone, molto particolare che, nel suo sorvolare, anche più alto del solito, è capace di osservare e tenere sott’occhio ettari ed ettari di terreno e riuscire a scoprire (e poi segnalare) un eventuale incendio, per un pronto intervento più immediato.
Si tratta di un drone solare dal nome particolare: FireHound Zero. La sua tipica forma ad aeroplanino, ricca di celle fotovoltaiche, gli dà la possibilità di “volare” fino ad 8 ore, in piena e completa autonomia e di arrivare a monitorare ed osservare sino a 500 ettari di terreni in una sola ora.
Nel suo raggio di osservazione, il drone, grazie a degli infrarossi, sarà capace di segnalare un eventuale incendio, dando alla centrale dei vigili del Fuoco più vicina, anche le precise coordinate di dove è scoppiato in modo che si possa più velocemente intervenire, prima che l’incendio stesso assuma dimensioni più vaste.
Sono ancora tanti gli incendi che devastano l’Italia. Lo scorso anno sono andati in fumo ben 1500 km quadri di boschi e terreni, poiché il fuoco ha avuto la meglio ed è riuscito ad espandersi molto più del dovuto, a discapito dei Vigili del Fuoco che, non sempre, sono riusciti a domarli.
Come funzione e qual è il suo scopo d’uso
Non solo FireHound Zero, ma anche tanti altri piccoli droni, più o meno sofisticati, possono comunque dare una mano nella prevenzione degli incendi stessi, che siano essi accidentali o fatti per mano dell’uomo.
Il drone solare di ultima generazione è stato prodotto dalla Npc di Imola. L’azienda, che è specializzata nella produzione di microsatelliti per scopi scientifici e non solo, insieme alla Vector Robotics della provincia di Treviso, hanno messo in campo questo progetto e, poi, prodotto questo piccolo gioiello di tecnologia.
Non immaginiamoci un qualcosa di grande: in poco meno di 90 cm (compresa di apertura alare), soltanto 2 kg di peso e una superficie di 0,5 metri quadri di piccoli pannelli fotovoltaici, questo drone è capace di salvare metri e metri quadri di boschi e terreni ed è capace di volare da solo, grazie all’energia solare, a 40 km orari e ad un’altezza di 120 metri.
L’operatore può facilmente manovrarlo e, una volta individuato l’incendio, lo segnala subito alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco, grazie alla tecnologia 5G. non fa rumore ed è assolutamente compatibile con l’ambiente.
Un piccolo gioiello che salverà i nostri boschi.