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Con Short Skin, al cinema dal 23 aprile 2015, il regista toscano Duccio Chiarini porta nelle sale il suo primo lungometraggio dopo un brillante inizio di carriera che l’ha visto realizzare numerosi cortometraggi e documentari di successo, a cominciare da ‘Hit the road, nonna’ del 2011, vincitore del premio del pubblico al 52° Festival dei Popoli e lodato con una menzione speciale ai Nastri d’argento.
Nato e cresciuto a Firenze, dopo la laurea in giurisprudenza Duccio Chiarini si è trasferito in Inghilterra per studiare cinema alla London Film School, diretta dal grande Mike Leigh. Nel 2005 ha vinto come miglior film alla Cittadella del Corto per Alone Together, nel 2006 ha realizzato Fine Stagione, scritto con Hanif Kureishi e interpretato da Paola Pitagora, poi nel 2008 è stata la volta di Lo Zio, con Marco Messeri.
Quindi nel 2011 il boom dell’ironico documentario ‘Hit the road, nonna’, incentrato sulla figura di sua nonna Delia Ubaldi, celebre pioniera del prêt-à-porter. Il docufilm è stato proiettato durante le Giornate degli Autori della 68^ Mostra del cinema di Venezia, ottenendo grandi consensi dalla critica, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti in altre rassegne nazionali e internazionali.
I tempi erano dunque diventati maturi per un lungometraggio tutto suo e, infatti, Duccio Chiarini adesso è pronto a mostrare al pubblico Short Skin, un film realizzato nell’ambito di Biennale Cinema College e presentato in anteprima all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al recente Festival del Cinema di Berlino nella sezione Generation. Short Skin, di cui Chiarini ha curato anche la sceneggiatura insieme a Ottavia Maddeddu e Marco Pettenello (e con la collaborazione di Miroslav Mandic), oltre a uscire nelle sale italiane, sarà distribuito anche in numerosi altri paesi, tra cui Francia, Regno Unito, Norvegia, Australia e Hong Kong.
A proposito del suo film d’esordio, che narra con la leggerezza e la profondità tipica delle migliori commedie i primi problematici approcci sessuali di un ragazzo diciassettenne, Duccio Chiarini ha spiegato che Short Skin parte dall’idea di raccontare la fragilità e le debolezze del sesso maschile, troppo spesso rappresentato facendo solo riferimento agli stereotipi del ‘machismo’, prendendo spunto da una serie di disavventure sessuali vissute da lui personalmente nel periodo dell’adolescenza. Le peripezie dal protagonista Edoardo diventano alla fine lo strumento narrativo per raccontare il suo passaggio più intimo e profondo all’età adulta.
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