Narcotizzati e poi rapinati. Vittime del loro losco piano diversi anziani: ad essere arrestate, a Roma, sono state due donne che hanno agito nel periodo compreso fra il mese di settembre 2022 e quello di marzo 2023.
A loro sono stati contestati reati quali il furto all’interno delle abitazioni e quello di rapina aggravata. Vediamo insieme nel dettaglio.
Anziani vittime di rapine
Avevano sottratto loro gioielli e denaro, per un valore complessivo di circa 160mila euro. A metter in atto il piano losco due donne che sono state arrestate a Roma. Le due sono state accusate di aver drogato, narcotizzato e poi rapinato diversi anziani, nel periodo di tempo compreso fra settembre dello scorso anno e marzo 2023.
Sceglievano con cura le loro vittime, anziani di età compresa fra gli 80 e i 90 anni, li fermavano per strada, avvicinandoli, si offrivano anche di riaccompagnarli a casa e qui, attraverso bevande contenenti narcotici o, peggio ancora, stupefacenti li sedavano.
Una volta messi ko gli anziani, potevano agire liberamente all’interno della loro casa: rubavano loro il bancomat ma anche, e soprattutto, il cellulare impedendo loro, una volta rinsaviti, di accorgersi di quello che era successo, di cosa era stato loro sottratto e poter poi chiamare i parenti o le forze dell’ordine.
Un piano studiato nei minimi dettagli che ha portato a raccogliere un bottino, fatto di denaro e gioielli per un valore di circa 160mila euro. L’indagine è partita dopo una rapina effettuata agli inizi di settembre dello scorso anno, rapina messa a segno nei confronti di un uomo di 90 anni. L’anziano era stato avvicinato da una donna con una scusa.
Adescavano anziani, li narcotizzavano e poi li rapinavano
La donna era riuscita persino a convincerlo a riaccompagnarlo a casa. E qui ha messo in atto il suo piano: ha narcotizzato l’uomo con una bevanda e, approfittando dello stato di confusione dell’uomo, ha effettuato la sua rapina, portandogli via contanti, bancomat e, in ultimo anche il cellulare. La donna aveva usato un narcotico molto forte tanto che l’anziano è rimasto a dormire a letto per due intere giornate.
Quando i familiari dell’uomo, che non riuscivano a mettersi in contatto con lui, hanno dato l’allarme ai Carabinieri. Arrivati a casa sua, hanno trovato la casa a soqquadro e l’uomo in evidente stato confusionale, tanto che non riusciva a parlare e a raccontare cosa gli era successo.
Il ritrovamento di una ricetta e di uno scontrino della farmacia (luogo dove l’anziano era stato prima di subire la rapina) da parte dei Carabinieri, ha permesso a questi ultimi di acquisire e visionare i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale e di ricostruire piano piano la vicenda, individuando anche la donna che aveva adescato l’anziano.
Non l’unico caso di rapina. Infatti, dalle indagini dei Carabinieri risulta che le due donne, complici, avevano messo a segno altre 10 rapine, tutte con la stessa tecnica e, anche, un furto in un’abitazione. La parte dell’adescamento della vittima poteva anche durare settimane e che si concretizzava anche con dei doni che le due donne facevano agli anziani per accaparrarsi la loro fiducia.
L’abilità delle due donne nel far sparire qualsiasi traccia del loro passaggio all’interno delle abitazioni degli anziani nelle quali si recavano, ha reso più complesse le indagini. Ma alla fine sono state individuate ed arrestate.