Duomo di Milano vietato per i tifosi dell’Inter, parola di sagrestano. L’episodio, alquanto surreale, è stato raccontato da Giorgio Carbone sulle pagine di Libero. Il giornalista è stato testimone oculare della vicenda che ha visto protagonista un tifoso nerazzurro che aveva deciso di indossare la maglia di Mauro Icardi. Come ha raccontato nel suo articolo, il giornalista era in coda lungo il “serpentone”, la fila di persone che attendono i controlli prima di entrare in Duomo, quando la scena si è svolta davanti ai suoi occhi. Il commesso, quello che un tempo era il sagrestano, ferma il ragazzo con la maglia dell’Inter e gli dice che non può entrare: un po’ di sorpresa, magari qualche imprecazioni sottovoce e l’uomo si toglie la maglia, entrando in chiesa in canottiera. Incuriosito, il giornalista chiede spiegazioni: “Nessun tifoso qui da noi: il Duomo è neutro“, è la risposta che ottiene.
L’ingresso nel Duomo di Milano è regolato da tutta una serie di regole, le stesse che presiedono l’ingresso in ogni edificio di culto cattolico. Per di più, con l’allerta terrorismo ai massimi livelli, sicurezza è la parola d’ordine per cui chiunque voglia entrare in Duomo deve sottoporsi ai severi controlli delle forze dell’ordine.
Non è certo il massimo vedere uomini e donne armati di tutto punto fare la guardia a un luogo di pace, preghiera e raccoglimento ma è il prezzo da pagare in nome della sicurezza in questi tempi di follia.
È però difficile immaginare che l’ingresso in una chiesa sia vietato solo perché si indossi una maglia di una squadra di calcio, tra l’altro di uno dei due club cittadini. La spiegazione dell'(ex) sagrestano non lascia scampo: non è solo il tifoso dell’Inter a non poter entrare, sono tutti i tifosi.
Il Duomo, secondo la sua spiegazione, è un luogo “neutro” per cui l‘ingresso è vietato agli interisti, a tutti i tifosi e “ai politici, anche agli alpini quando vengono ogni anno all’adunata. Chiunque dichiari di appartenere a una parte, non è ben accetto. Il Duomo non parteggia per nessuno, il Duomo è neutro“.
Sarà anche così ma la perplessità rimane anche perché di politici in Duomo se ne sono visti a frotte e nessun commesso ha mai negato l’ingresso a qualcuno perché “dichiaratamente” di una parte.
Si rimane perplessi però anche davanti a un altro fattore. Il tifoso interista è stato fatto entrare in canottiera, in barba cioè a quelle regole di bon ton che da sempre limitano l’ingresso in luoghi di culto a chi non è “vestito decorosamente”.
Chi scrive si è vista negare l’ingresso al Duomo di Milano perché, in piena estate indossava una maglietta senza maniche. La canottiera dunque va bene se sei uomo ma non se sei donna. Se poi sei pure interista, meglio che vai a farti un giro in San Babila.
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