[didascalia fornitore=”ansa”]Dustin Hoffman accusato di molestie sessuali[/didascalia]
Il dito viene puntato questa volta contro Dustin Hoffman, accusato di molestie sessuali da una scrittrice all’epoca 17enne. Era il 1985 quando Anna Graham Hunter iniziò a subire le prime avances dell’attore Premio Oscar sul set di ‘Morte di un commesso viaggiatore’, per il quale la sceneggiatrice lavorava come stagista. A più di trent’anni di distanza dall’accaduto, Anna torna a raccontare la disavventura dopo essersi sentita più volte dire di ‘sacrificarsi’. Il caos continua a tormentare Hollywood.
Si chiama, dunque, Anna Graham Hunter l’ex stagista che accusa Dustin Hoffman per molestie sessuali in uno scenario di alta tensione hollywoodiana scatenata dal caso Weinstein. La sceneggiatrice si è rivolta, questa volta, all’Hollywood Reporter, il quale ha pubblicato alcune pagine del diario della ‘vittima’ che narrano chiaramente l’accaduto: ‘Mi chiese di fargli un massaggio ai piedi il mio primo giorno sul set. Lo feci. Flirtava in modo inequivocabile, mi toccava il sedere, parlava di sesso davanti a me e altre persone’, aveva scritto Anna Hunter.
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Nel 1985 la scrittrice, ora sceneggiatrice per la televisione, si trovava sul set di ‘Morte di un commesso’ accanto a Dustin Hoffman come stagista.
Fu proprio in quell’occasione che Anna Graham Hunter subì alcune molestie sessuali dall’attore ormai 80enne, il quale non ha tardato a scusarsi di fronte a tali drastiche accuse.
‘Una mattina sono andata nel suo camerino a prendere l’ordinazione per la colazione: mi ha guardato con un ghigno, senza rispondere. Poi ha detto: Vorrei un uovo ben sodo e un clitoride alla coque. Il suo staff è scoppiato a ridere, io sono andata via senza parole. Sono andata in bagno e ho pianto’, racconta la scrittrice.
‘Era un predatore, io ero una bambina e la sua è stata una molestia sessuale’, continua la Hunter, ‘Mi ha toccato il sedere quattro volte. Io l’ho colpito e gli ho detto che era un maiale’.
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Poco dopo le diffuse accuse avanzate da Anna Hunter, Dustin Hoffman si è scusato, sottolineando quanto quelle azioni non riflettano la persona che è realmente.
‘Ho il massimo rispetto delle donne e mi dispiace terribilmente che qualsiasi cosa io possa aver fatto possa averla messa in una situazione spiacevole’, ha dichiarato l’attore Premio Oscar, ‘Mi dispiace. Non riflette ciò che sono’.
La donna all’epoca 17enne aveva già denunciato gli avvenimenti raccontando tutto alla sorella e, successivamente, ai vertici del progetto cinematografico.
Il supervisor non aveva fatto nulla, se non risponderle di ‘sacrificarsi’ per il bene della produzione.
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