E’ emerso dal mare l’avvistamento che inquieta gli studiosi. Ecco cosa hanno trovato e la pericolosità di quello che hanno trovato. I dettagli del ritrovamento che ha sconvolto un pò tutti: il pesce porcospino.
Dal mare è emerso un pesce dalle sembianze alquanto particolari e inquietanti. Si tratta esattamente di un pesce definito come alieno, che potrebbe essere alquanto pericoloso. A Santa Marinella, quindi, è accaduto un ritrovamento che ha creato un certo allarme, visto che si tratta precisamente di un pesce alieno di genere tropicale emerso dal mare della zona. Scopriamo meglio di cosa si tratta.
Come accennato poco fa si parla di un avvistamento che lascia senza parole. Questa è esattamente la seconda volta che nel Mediterraneo si attua un avvistamento inerente una tipologia di pesce dall’aspetto piuttosto inusuale.
Per la precisione si tratta di un pesce definito come pesce porcospino, ovvero rappresenta una delle quattro categorie tropicali che risultano essere potenzialmente rischiose.
Il mare ha deciso di restituire su una spiaggia di Santa Marinella questa specie di pesce che ha suscitato notevoli preoccupazioni negli studiosi. Un pesce ritrovato poi morto sulla battigia da un pescatore della zona, che ha subito provveduto a segnalarlo a Ispra. Una specie di pesce che viene descritto per la precisione come un pesce istrice Chilomycterus reticulatus, che ha una lunghezza corrispondente a 60 centimetri.
Certamente si tratta di un ritrovamento che ha lasciato sbigottiti e pure spaventati i residenti del luogo interessato dal ritrovamento.
Una reazione che non meraviglia per niente, se si pensa che comunque si parla di un genere di pesce che non è innocuo, come invece lo sono tante altre categorie.
Proprio perché viene segnalata la pericolosità che potrebbe arrecare questa specie alle persone, ovviamente questo ha suscitato una notevole preoccupazione prima di tutto in coloro che abitano sul luogo del ritrovamento.
Tra l’altro il pesce porcospino già solo a vederlo si mostra differente dalle sembianze che, solitamente, hanno altre specie di pesci che non sono rischiosi per la salute degli uomini.
L’animale ritrovato sulla spiaggia di Santa Marinella da un pescatore locale si mostra con un corpo gonfiabile.
Già questa sembianza appare come strana e diversa dalle solite, ma non rappresenta l’unica caratteristica di questa tipologia di pesce.
Il suo corpo è completamente ricoperto da delle spine molto grosse, mentre i suoi denti sono fusi in placche. Inoltre il pesce alieno ha una livrea con un disegno maculato posto sul suo dorso e sulle sue pinne.
Il pesce porcospino ha come nutrimento basilare quello composto dai molluschi di genere conchigliato e dai ricci di mare.
La specie di questo pesce così particolare è quella subtropicale ed è molto nota col nome di porcospino punteggiato.
Esattamente si parla di uno dei quattro pesci alieni che sono potenzialmente pericolosi, se si fa riferimento alla salute delle persone.
Come è stato precedentemente sottolineato, questa non è la prima volta che dei pesci alieni vanno a finire nel mar Mediterraneo.
Per poter effettuare il loro riconoscimento, è avvenuto il lancio della campagna apposita denominata “Attenti a quei 4!”, curata dall’Ispra. Quest’ultimo è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero.
In più a tutto questo si è interessato pure il Cnr, cioè il Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Irbim, Istituto per le Risorse Biologiche Marine.
L’appello che sta girando in modo accorato è quello di evitare di liberare le categorie di pesci esotici. Oltre a cercare in tutti i modi di porre un limite alle eventualità di fuga.
In un ambito naturale alcune di queste specie, proprio come è accaduto con il tipo di pesce che è stato ritrovato sulla spiaggia di Santa Marinella, può risultare assolutamente pericoloso. Un rischio che riguarda non soltanto il benessere degli individui, ma pure quello correlato alle specie autoctone. Un aspetto rischioso di questo genere di pesce, qualora corrispondesse a un predatore.
È vietato mangiare questa categoria di pesce già dal 1992, in quanto potrebbe attuare un accumulo di tetrodotossina. Ciò seppur in forma minore, rispetto ad esempio ai pesci palla appartenenti alla famiglia Tetraodontidae.
Come è stato detto in precedenza, il pesce in questione è stato ritrovato da un pescatore sulla spiaggia di Santa Marinella.
Si ipotizza che sia giunto dall’Atlantico orientale tramite lo Stretto di Gibilterra.
Un’altra ipotesi fatta a tal proposito, è quella che potrebbe provenire da un abbandono in mare effettuato da parte di un acquario privato. Successivamente i ricercatori di Ispra hanno preso in carico il pesce porcospino per poterlo analizzare.
Infatti gli studiosi hanno deciso di studiarlo in modo approfondito, effettuando delle analisi di tipo morfologico e molecolare che gli hanno consentito così di individuare con esattezza la specie di tale pesce.
Un altro aspetto da tener presente è che il pesce porcospino, prima della tipologia ritrovata sul litorale della regione laziale, precisamente nella zona nord di Roma, si era avvistato solo una volta. Dove? Nel Mar Mediterraneo, nell’anno 2008, sull’isola di Sant’Antioco.
Insomma come detto è proprio l’ennesima volta e nello specifico, la seconda volta, che si avvista nel Mediterraneo un pesce di questo tipo che come detto rappresenta uno di quelli più pericolosi.
Ecco perchè la notizia ha fatto un certo scalpore al fine di evitare pericoli per tutti.
D’altronde ricordiamo che si parla di una specie di pesce che ha preoccupato anche gli studiosi, che è lungo 60 cm e che per le sue caratteristiche si presenta come strano, come di quelli che non se ne vedono in giro. Il fatto di avere delle spine grosse e dei denti particolari lo rendono sicuramente un pesce insolito che presenta anche un disegno maculato. Un pesce conosciuto come pesce porcospino punteggiato che sta facendo parlare molto di sè.
Uno di quelli che è meglio tenere a distanza per preservare la propria salute.
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