Oggi l’Italia piange le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. È lutto nazionale per le 15 persone morte a causa del maltempo. Ieri è stato ritrovato il corpo di Fiorenzo Sangiorgi nel Ravennate, disperso da sei giorni. Ieri il Cdm ha approvato il dl maltempo per un totale di 2 miliardi di euro, ma Bonaccini ha sottolineato l’importanza di un provvedimento in merito alla ricostruzione delle zone martoriate. Sarebbero migliaia, inoltre, le frane attive al momento.
Oggi è lutto nazionale nel nostro Paese, che commemora le 15 persone decedute a causa del maltempo che ha flagellato la regione dell’Emilia Romagna. Solo ieri, dopo sei giorni in cui risultava disperso, è stato trovato il corpo di Fiorenzo Sangiorgi, che ha fatto salire il bilancio delle vittime totali. Una tragedia non solo in termini di vite umane, ma anche per i danni da miliardi di euro in termini di agricoltura e industria. Ieri il Cdm ha approvato il pacchetto di misure per la regione, dal valore di 2 miliardi di euro, molto superiore a quanto previsto, anche se di sicuro ce ne vorranno di più per ripristinare l’economia di una delle regioni dal maggior esporto dell’Italia. Il presidente Bonaccini, inoltre, ha sottolineato a margine dell’incontro con la premier Meloni, l’importanza di un successivo dl per la ricostruzione, spiegando come al momento siano migliaia le frane attive.
Oggi è lutto nazionale: l’Italia piange le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna. Ieri ritrovato l’ultimo corpo a Lugo
Per l’Italia oggi è lutto nazionale. Una giornata per ricordare le persone scomparse a causa dell’alluvione tremenda che ha colpito l’Emilia Romagna. Solo ieri è stato ritrovato il corpo di Fiorenzo Sangiorgi, dato per disperso da sei giorni. Il ritrovamento è avvenuto vicino a Lugo, nel Ravennate, e ha fatto salire a 15 il numero delle vittime totali di questa tragedia.
E mentre il Paese piange, partono le misure di aiuto per le zone colpite, grazie all’approvazione da parte del Cdm del dl maltempo, avvenuto ieri. Giorgia Meloni ha incontrato subito dopo il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, illustrando le misure approvate.
Un pacchetto da 2 miliardi di euro, ben superiore a quanto preventivato, anche se con tutta probabilità ce ne vorranno di più. “Vorrei raccontare i provvedimenti licenziati, che offrono prime importanti risposte ai territori colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna. È un decreto legge con i primi interventi urgenti, molto corposo, ci sono molte misure” aveva annunciato la premier all’inizio dell’incontro con Bonaccini, che ha annunciato la visita della presidente della Commissione Europea Von der Leyen in Emilia Romagna per domani 25 maggio.
Quali sono le misure previste dal Dl maltempo approvato ieri dal Cdm
Meloni aveva preannunciato un pacchetto di misure corposo in favore delle a regione colpita dall’alluvione, e così è stato. Tra esse, la sospensione fino al 31 agosto dei contributi finanziari per la popolazione, così come la sospensione dei mutui come già previsto dal protocollo di intesa in caso di calamità.
Verrà poi stanziato anche un fondo di 20 milioni di euro per l’istruzione, oltre a una cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni per i lavoratori dipendenti per 580 milioni di euro en un bonus una tantum di 3.000 euro per gli autonomi, con un fondo di 300 milioni.
Il ministero dell’Agricoltura, poi, come già preannunciato dal ministro Lollobrigida, metterà a disposizione 100 milioni di euro per le aziende agricole, quelle più martoriate dal maltempo, che hanno visto intere coltivazioni e centinaia di capi d’allevamento persi a causa dell’alluvione. Ad essi si aggiungeranno poi altri 75 milioni per l’acquisto dei macchinari danneggiati.
Infine, saranno stanziati 300 milioni dal ministero degli Esteri per le aziende esportatrici, oltre ad ulteriori 400 milioni di euro come tassi agevolati a fondo perduto. Un pacchetto che ha soddisfatto parzialmente il presidente Bonaccini, che ha sottolineato l’importanza di un ulteriore decreto legge.
“Servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export pro capite” ha detto al termine dell’incontro con Meloni.