Il Garante per la privacy ha già approvato il provvedimento andando così a creare un nuovo organismo di sorveglianza su quelle che sono considerate delle pratiche scorrette tra cui anche tutte quelle chiamate indesiderate degli operatori commerciali.
Una pratica che per le associazioni a tutela dei consumatori risulta essere molto soddisfacente anche se la Unc continua ad essere alquanto scettica.
In arrivo una nuova stretta sulle telefonate indesiderate
È in arrivo una nuova stretta sulle telefonate indesiderate e sui call center abusivi che molto spesso contattano i consumatori con lo scopo di promuovere un qualsiasi tipo di prodotto. Ed è proprio per proteggere la serenità degli italiani che il Garante per la privacy ha dato il suo appoggio per un nuovo codice di condotta riguardo alle attività di telemarketing insieme a quelle di teleselling.
Una disciplina che sarà effettiva dopo la pubblicazione del testo all’interno della Gazzetta Ufficiale e dopo aver superato la fase di accreditamento dell’Odm, ossia del nuovo organismo di sorveglianza che è stato creato insieme al codice. Questo nuovo organismo di sorveglianza, avrà una sua indipendenza e dovrà verificare che il codice venga osservato da tutti coloro che aderiscono. Inoltre sarà suo compito anche gestire le procedure per risolvere i vari reclami.
Per fare in modo che si rispetti questa normativa, tutte le società che sceglieranno di aderire al codice dovranno utilizzare delle misure specifiche così che mantengano una legittimità nel trattamento dei dati insieme ad una correttezza da utilizzare sull’intera filiera del telemarketing. In poche parole chi darà la sua adesione avrà il compito di raccogliere tutti i consensi per ogni finalità e rendere pubblica le persone contattate riguardo allo scopo per cui vengono sfruttati proprio dati.
Attraverso il codice si introdurranno anche delle regole alla fine di evitare la diffusione dei call center abusivi stabilendo all’interno dei contratti dell’operatore la presenza di una penale ogni qualvolta si utilizzi un servizio di vendita che si porta a termine con un contatto promozionale privo di consenso. Le società dovranno quindi portare avanti una valutazione di impatto nel momento in cui si svolgono dei trattamenti automatizzati tra cui anche la profilazione.
Le reazioni dopo la nascita del nuovo codice
Questo nuovo codice sembra non essere stato ben accolto da tutti. Infatti, il presidente di Unc, ossia l’unione Nazionale consumatori, fa riferimento ad “una foglia di fico inutile” Infatti, Massimiliano Dona in passato aveva affermato quando segui “si erano provati codici di condotta, ma si dimostrarono insignificanti e non servirono a nulla”.
All’interno di una nota Dona continua affermando che il codice di condotta risulta essere inutile per tutti quei call center che rispettano la legge anche perché questi sono già sulla strada giusta. Delle regole che non daranno il giusto effetto su coloro che violano le varie indicazioni e che però non vengono nemmeno puniti. Ed è per questo motivo che Dona afferma quanto sia importante modificare urgentemente la legge così che siano previsti anche degli “indennizzi automatici per i consumatori molestati e che stabilisca che la chiamata a casa degli iscritti al Registro delle opposizioni sia considerata una pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall’Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni”.
Di opinione diversa invece è il Codacons che vede il codice come un “nuovo punto di partenza nella battaglia al telemarketing selvaggio”. Si tratta di un fenomeno che, più i giorni passano e più diventa insostenibile al punto da arrivare addirittura a danneggiare coloro che lavorano rispettando le regole.
Se si volge lo sguardo sui dati raccolti dal Codacons, anche se sono quattro i milioni di italiani che si sono iscritti al registro, più del 50% sono ancora soggetti a telefonate commerciali di operatori specializzati e call center. Inoltre, il 38% delle telefonate commerciali propongono instaurazione i contratti per la fornitura di luce e gas, il 31% è inerente al mondo della telefonia mentre il 30% propone degli investimenti o trading online.
Secondo Assoutenti , approvare questo nuovo codice è una grande notizia per i consumatori nonchè un passo in avanti per tutelare i cittadini. Secondo ciò che afferma Fabio Truzzi, il presidente dell’associazione, non è giusto criticare questo provvedimento anche perché si tratta di leggi nate attraverso la collaborazione delle sigle che tutelano i consumatori. A questo riguardo, Truzzi afferma che ogni nuovo strumento che migliora la privacy dei cittadini è un qualcosa che deve essere sostenuto. Nonostante ciò, l’importante è sottolineare che da solo il nuovo codice non è in grado di eliminare i problemi riguardo al telemarketing illegale. Ed è per questo motivo che si avanza una richiesta al governo, ossia quello di “compiere un passo ulteriore prevedendo, così come hanno fatto altri paesi a partire dall’Olanda, un sistema Opt-in, per cui solo chi si iscrive all’apposito Registro fornisce espresso consenso al telemarketing e quindi può ricevere telefonate commerciali”.