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E’ iniziata l’attesissima edizione 2015 di The Voice, il programma di Rai Due in cui “quello che conta è solo la voce”. E se lo scorso anno il talent è riuscito a mettere a segno un colpo grosso con la presenza di suor Cristina che ha indiscutibilmente fatto molto rumore, c’è da chiedersi quali sorprese ancora ci possa riservare. E’ presto detto: innanzitutto un incipit di puntata che ha voluto rappresentare una vera festa per gli occhi. La sigla e la pre-sigla, dedicata alla presentazione dei coach, sono ricche di effetti speciali, realizzati in produzione e postproduzione, che conferiscono ritmo, freschezza, l’idea di un programma che promette di fare scintille, come quelle che escono dalla chitarra di Francesco Facchinetti, novello coach assieme al padre Roby.
E veniamo quindi alla prima vera novità proposta da The Voice 2015: la presenza di Facchinetti padre e figlio, appunto, approdati al talent per sostituire Raffaella Carrà migrata a Forte Forte Forte. La tradizione e l’innovazione, condividono lo stesso pulsante per esprimere un unico giudizio sugli aspiranti concorrenti. Una presenza, la loro, che tuttavia almeno per ora non riesce ad assumere una forte connotazione, tale da aggiungere davvero qualcosa di nuovo, di caratterizzante, al programma.
Le novità però non finiscono qui: come i lettori più attenti avevano già avuto modo di scoprire da alcuni magazine nelle ore precedenti alla messa in onda, una concorrente un po’ speciale ha tentato la fortuna nella prima puntata di The Voice 2015: si tratta di Chiara Iezzi, meglio conosciuta come la (ex) bionda del duo Paola e Chiara. Coraggio? Grande umiltà? Reale voglia di mettersi in gioco? Tentativo estremo di riprendere un percorso musicale? Poco importa, la presenza di Chiara, entrata nel team di J-Ax, rappresenta sicuramente un elemento di curiosità e, implicitamente, conferisce una certa autorevolezza a The Voice, scelto da una cantante professionista come trampolino per il proprio rilancio. Bel colpo.
E ancora, The Voice 2015 vuole far provare al pubblico un’esperienza simile a quella vissuta dai coach durante le blind: ecco allora che una delle concorrenti si esibisce nascosta da una tenda, la sua identità viene svelata solo a esibizione conclusa, perché a The Voice quello che conta… è la voce!
Apprezzabile è anche la ricerca del ritmo ottenuto con il montaggio; le esibizioni si alternano alle presentazioni dei concorrenti e ai commenti dei coach nel backstage. Non mancano poi momenti di colore e gossip, come i retroscena su qualche (bonario?) battibecco tra coach e sull’infortunio che ha visto coinvolto Roby Facchinetti, con tanto di plastico e ricostruzione realizzata da Bruno Vespa per spiegare la dinamica.
Insomma, la prima puntata di The Voice 2015 dimostra la voglia di mettere in campo diversi elementi (più o meno riusciti) per rinnovare un format ormai consolidato… saranno in grado di esplodere nel corso delle puntate continuando a catturare il pubblico?
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