“Bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada”. Questo aforisma di Eraclito, il famoso filosofo greco presocratico, deve aver risuonato nella testa di Giulia Pession, la vincitrice del mondiale di filosofia.
Difatti l’alunna aostana, con sua grande ed insperata sorpresa, ha conquistato il primo posto nella competizione rivolta ai giovani filosofi di tutto il globo.
La ragazza, 19 anni, studentessa al liceo classico di Aosta, si è dimostrata la migliore tra gli 88 partecipanti al torneo internazionale degli amanti del sapere tenutasi quest’anno a Lisbona, la capitale del Portogallo.
In mezzo a studenti provenienti da 42 differenti nazioni, la Pession ha saputo imporsi grazie al suo elaborato inerente Eraclito.
La gara infatti prevedeva la stesura di un saggio di critica filosofica intorno ad una delle quattro tracce, di altrettanti diversi filosofi, proposte dalla commissione giudicante. Oltre al pensatore del “panta rei” (in greco antico: πάντα ῥεῖ, “tutto scorre”), le altre scelte concernevano alcuni estratti da “La critica del giudizio” di Emmanuel Kant, “La banalità del male” di Hannah Arendt e una massima del filosofo cinese Laozi.
La giovane vincitrice ha deciso di condurre la sua speculazione su Eraclito, del quale si chiedeva di commentare il precetto: “Sebbene il logos sia comune, la maggior parte delle persone vive come avesse pensieri propri”. Senza palesare alcun timore verso l’auctoritas ellenica, Giulia Pession ha contraddetto tale aforisma, esaltando invece il pluralismo di pensieri e vedute di cui ciascuno è portatore. Non vi sarebbe invero per la giovane autrice alcun logos (“pensiero”, ma anche “linguaggio” in greco antico) condiviso o identico per tutti e la stessa diversità di posizioni sul tema espressa dagli altri partecipanti alla prova avvalorerebbe ulteriormente tale convincimento. Diverse origini, stili di vita, esperienze, contesti parentali ed amicali costruiscono un individuo unico nel suo genere, non preformato da un logos universalmente valido. Grazie a tali argomentazioni l’allieva aostana ha ottenuto il gradino più alto del podio.
Sicuramente il risultato è uno sprone in più per l’imminente esame di maturità, concluso il quale si apre un sentiero già ben lastricato: la neo-diplomata proseguirà gli studi in filosofia al King’s College di Londra, dove è stata già ammessa. Si prospetta per lei un importante futuro e chissà che non si abbia a riparlare di lei per qualche importante contributo al procedere del pensiero umano.
Da menzionare anche la performance di un altro italiano presente alla competizione: Giovanni D’Antonio, campione italiano e quarto classificato nel confronto internazionale che ha visto trionfare la sua connazionale.
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