In data odierna, 6 febbraio, ricorre la Giornata mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili. Per tale occasione si è svolta una Conferenza Internazionale al ministero della Salute organizzata dall’IRCCS San Gallicano dove si è parlato di infibulazione e dei numeri in aumento di questa pratica negli ultimi tre anni.
Secondo quando stimato dall’Onu, sarebbero oltre 250 milioni le donne che nel mondo hanno subito una Mfg e più di 4 milioni le bimbe che rischiano di essere mutilate ogni anno. Numeri spaventosi e preoccupanti.
Con il Covid sono aumentate le mutilazioni genitali femminili
Durante la giornata di oggi, in occasione della sensibilizzazione a livello mondiale contro le mutilazioni genitali femminili, si è tenuta una conferenza dove si è appunto parlato di questa pratica e di come negli ultimi tre anni i numeri siano aumentati.
Infatti, a causa del Covid, le donne e le bambine che sono state vittime di infibulazione durante il periodo della pandemia sono state quasi 1 milione in più a causa delle scarse risorse sanitarie destinate alla prevenzione e al contrasto di tale pratica dirottare verso il virus che ha investito il mondo.
Secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite, si stima che sono più di 250 milioni le donne che nel mondo hanno subito una Mfg e più di 4 milioni le bimbe che rischiano di essere mutilate ogni anno.
Una pratica, quella dell’infibulazione, ancora attiva in 30 paesi dell’Africa e del Medio Oriente e che interessa anche le donne che, nel frattempo, sono emigrate in Europa occidentale, Nord America, Australia e Nuova Zelanda.
“Se le tendenze attuali dovessero continuare il numero di ragazze e donne sottoposte a Mgf aumenterebbe in modo significativo nel corso del prossimo decennio”.
Queste le dichiarazione del professor Aldo Morrone, promotore dell’evento, il quale spiega l’importanza della sensibilizzazione e dei finanziamenti.
Le dichiarazioni di Orazio Schillaci
Presente all’evento organizzato dal professor Aldo Morrone, anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il quale è intervenuto durante la conferenza spiegando che bisogna fare il possibile per contrastare la pratica dell’infibulazione.
“dobbiamo continuare a lavorare per la promozione della salute delle donne, obiettivo strategico che misura la qualità, l’efficacia e l’equità anche del nostro Sistema Sanitario“.
Queste le parole del ministro della Salute, il quale ha spiegato l’importanza di continuare a investire sulla formazione del personale sanitario che interagisce con il genere femminile, tanto quanto sono importanti le iniziative promozionali.
Durante il corso della conferenza, si è evidenziato come nell’ultimo triennio le mutilazioni genitali femminili siano aumentate, poiché a causa del Covid sono stati chiusi i servizi sociali, i servizi scolastici e le poche risorse a disposizione sono state utilizzate per contrastare il virus.