A poche settimane dal suo 35esimo compleanno, è morta la velocista Beatrice Alfinito per una malattia al midollo osseo.
È un periodo molto particolare, molti atleti muoiono giovani per problemi di salute come Chiara Danieli, altri per incidenti tragici come Michele Sica. Oggi una nuova notizia terribile che ha scosso il mondo dell’atletica.
Beatrice Alfinito aveva quasi 35 anni ma lottava con una malattia terribile nonostante la giovane età. Si era dedicata totalmente all’atletica ma anche a curare la malattia al midollo osseo.
Comunque era sempre molto sorridente e positiva nei confronti della vita e a Natale aveva scritto sui social un post con diverse considerazioni in merito al valore della vita, esortando a non non dare per scontata la felicità e le piccole cose. Questo è stato il suo ultimo messaggio dopo l’arresa.
Era originaria della città di Castello e aveva partecipato ai Mondiali junior del 2006 a Pechino, poi da lì la sua carriera in costante ascesa. A dare la tragica notizia è stata la Fidal, che sul sito ufficiale ha rilasciato una nota per ricordarla con affetto.
La velocista umbra, azzurra dello sprint a livello giovanile, si è spenta dopo una malattia che l’ha messa a dura prova. Avrebbe potuto ottenere molti premi ancora ma anche nel passato, in cui purtroppo più volte è stata fermata dagli infortuni.
Dal suo messaggio natalizio ai followers si evince nostalgia e amarezza ma anche riconoscimento verso le possibilità che la vita ci dà se sappiamo coglierle.
“questi giorni di festa sono felici per alcuni ma per altri sono nostalgici e si sentono di più le mancanze. semplicemente, se siete felici fateci caso”.
L’anno scorso invece, in occasione del suo compleanno, aveva invitato a fare donazioni all’associazione no profit Open Oncologia Pediatrica, che le stava particolarmente a cuore.
Anche il suo ex preparatore Gabriele Brachelente l’ha ricordata con delle bellissime parole:
“la chiamavo meraviglia per le sue capacità, scompare una velocista importante strozzata da un cancro terribile”.
Si è spenta a 34 anni dopo una lunga malattia, combattendo contro di lei come faceva in pista. Beatrice Alfinito era una giovane promessa dell’atletica iniziata ai Mondiali junior del 2006 a Pechino.
Avrebbe compiuto 35 anni a luglio, traguardo importante della sua vita come i tanti che aveva conquistato faticosamente in pista. Specialista nelle prove di velocità, è stata una ragazza molto talentuosa. Nei Mondiali del 2006 fu assoluta protagonista sia nel 200 metri che nella 4×100 dove fu impiegata in prima frazione.
A livello giovanile fu fra le migliori italiane in gara, con tempi superlativi, sia nei 100 che nella distanza doppia ma purtroppo la carriera fu frenata, come ricordato dall’allenatore, da tanti problemi fisici che l’hanno costretta più volte a diversi stop.
Beatrice era una ragazza brillante e solare, amica di tutti. La sua scomparsa ha scosso la comunità sportiva umbra e tutti oggi si stringono al dolore della famiglia, composta dal padre Danilo, dalla madre Beata e dal fratello Martin, anche lui atleta di grande qualità.
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