Stava facendo jogging Flavia Ferrari, giovane ex mezzofondista morta oggi nel parco di Tor Tre Teste all’Alessandrino.
Aveva solo 24 anni ed era stata una promessa dell’atletica italiana. Aveva corso per la Nazionale ai Campionati Europei Under 20 di Grosseto nel 2017, poi si era ritirata due anni dopo per una serie di problemi al cuore, forse gli stessi che l’hanno colpita oggi in maniera così aggressiva da provocarne la morte.
Flavia Ferrari aveva 24 anni, la maggior parte dei quali vissuti in pista. Amava l’atletica, anche quando fu costretta ad abbandonarla nel 2019 per problemi di salute relativi al cuore, quel cuore che batteva forte quando veniva premiata per la sua bravura mostrata in diverse competizioni.
Flavia, azzurra del mezzofondo a livello giovanile, ha gareggiato per la Studentesca Rieti Milardi e nella categoria juniores ha indossato la maglia della Nazionale partecipando agli Europei under 20 del 2017 a Grosseto negli 800 metri.
Ha dovuto lasciare quello che per lei non era solo uno sport ma una grande passione, che però dagli inizi del 2020 non ha più potuto praticare a livello agonistico. Nel 2021 si era laureata in scienze biologiche.
Era tesserata con Libertas Castelgandolfo Albano e Studentesca. Romana originaria di Tor Tre Teste, classe 1999, amava correre e anche se non poteva più farlo in carriera, lo faceva quando poteva come hobby, tanto che oggi è morta proprio mentre faceva jogging, intorno alle 7 di mattina al parco del suo quartiere.
Flavia è morta presumibilmente a causa di un malore ma saranno gli accertamenti disposti dalle autorità a chiarire le cause del decesso. Alcuni testimoni hanno raccontato alle forze dell’ordine di aver visto la ragazza che improvvisamente si è accasciata a terra, senza un motivo apparente. Non tutti di certo sapevano che il destino era stato crudele con lei perché oltre alla passione per la corsa le ha dato un cuore malato che si affaticava facilmente.
Erano frequenti, proprio per seguire i cicli di cure, i ricoveri in ospedale e solo poche ore fa la ragazza festeggiava sui social le sue dimissioni dall’ospedale San Raffaele di Milano, una delle tante strutture che l’aveva accolta. Documentava il suo percorso con foto e post senza mai perdere il sorriso.
Su Instagram aveva raccontato che il ricovero era dovuto alla rimozione di un defibrillatore sottocutaneo per un malfunzionamento che causava delle scariche inappropriate. Il meccanismo è stato sostituito con un defibrillatore più affidabile e compatibile con le caratteristiche della giovane atleta.
La corsa di questa mattina era leggera, per tenersi in forma, tuttavia è stata comunque stressante per il suo cuore.
Sul posto sono giunti i carabinieri del commissariato Casilino per gli accertamenti, intanto la salma è stata portata al Policlinico Tor Vergata per l’autopsia e resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria per poi essere successivamente affidata alla famiglia per i funerali.
Specialista negli 800 e nei 1500 metri, la mezzofondista era stata allenata da Daniele Troisi, presidente del CP Roma Sud. Aveva vestito la maglia della Rappresentativa FIDAL Lazio negli eventi riservati alle competizioni per regioni.
In queste ore sono arrivati tanti messaggi di cordoglio per la famiglia della giovane atleta che fin da piccolissima aveva la passione per la corsa. Lei stessa lasciando questo mondo aveva detto:
“lasciare l’atletica e smettere di allenarmi non è stata una scelta ma un obbligo imposto dai medici per motivi di salute seri. esco in silenzio con bellissimi ricordi e una grande tristezza. lascio il mio cuore sulle piste di atletica su cui i miei piedi non potranno più volare”.
Parole struggenti che oggi lo sono ancora di più data la prematura scomparsa di Flavia, che ha lasciato un bellissimo ricordo in tutti coloro che l’hanno conosciuta. A ricordarla è stato in primis il presidente della FIDAL Lazio, Fabio Martelli, che ha rivolto un pensiero ai genitori e al fratello.
Poi si è aggiunto anche il suo allenatore e grande amico Daniele Troisi e tutto il Comitato Provinciale FIDAL Roma Sud. Anche sul sito ufficiale di FIDAL possiamo trovare degli articoli in ricordo delle sue imprese e della sua vita. Sui social poi è arrivato il messaggio della Studentesca che l’ha ricordata con una foto corredata solo dal nome affiancato da un cuore.
Un ricordo discreto così come lo era lei, semplice, genuina e sempre sorridente anche di fronte a un’aggressiva malattia.
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