La leggenda della musica irlandese Sinead O’Connor è morta oggi dopo una battaglia lunghissima contro i suoi problemi di salute mentale.
Aveva 56 anni e già in passato aveva denunciato di essere sola a combattere il male, insieme allo psichiatra, l’unico amico che non l’ha mai lasciata. La cantante famosa specialmente per il brano Nothing Compares 2 U, donatole da Prince che la portò in cima alle classifiche mondiali nel 1990 mostrando una voce sensualissima e capace di dare tanta emozione, ci ha lasciati oggi fra lo sgomento dei fan che stanno intervallando i messaggi di affetto sui social. La notizia arriva un anno dopo il suicidio del figlio Shane, episodio che l’ha fortemente provata e destabilizzata peggiorando una situazione che già era per lei molto difficile da sostenere.
È morta Sinead O’Connor
La ricordiamo per la sua voce angelica e vellutata in Nothing Compares 2 U, brano del 1990 in cui ha espresso una sensualità unica che ha saputo conquistare le classifiche di tutto il mondo. Oggi Sinead O’Connor, che nel 2018 ha cambiato nome in Shuhada’ Davitt a causa della conversione alla religione islamica, ci ha lasciati dopo una lunga battaglia contro gravi problemi mentali, da lei stessa denunciati nel 2017.
In quell’anno fece un annuncio importante dal motel in cui risiedeva, informando i fan della problematica, diventata ancora più difficile da sostenere dopo la morte di uno dei suoi figli lo scorso anno.
L’annuncio di oggi è stato dato dalla televisione irlandese, lei era infatti nata a Dublino e nella sua lunga carriere ha pubblicato 10 album in studio. È stata la famiglia a informare i media locali, rilasciando una nota dove con tristezza annuncia il decesso chiedendo rispetto per la privacy perché tutti, familiari e amici, sono devastati in questo momento così difficile.
L’esordio nel mondo della musica arrivò per lei nel 1985, con la registrazione del primo album che però verrà poi pubblicato due anni dopo. In quel disco appare anche una giovane Enya che recita alcuni passi della Bibbia. La popolarità poi arriva con il celebre brano Nothing Compares 2 U, composto da Prince per i The Family però fu un insuccesso e solo con la reinterpretazione della cantante di Dublino, ottenne l’affermazione che meritava e di conseguenza anche lei, con 7 milioni di copie vendute per l’album che lo conteneva.
Sulla scia della popolarità partecipa al maestoso concerto organizzato da Roger Waters a Berlino nel 1990, per celebrare la caduta del Muro. Arrivano poi gli altri album ma nel contempo, anche la crisi personale e un calo del successo in seguito ad alcune dichiarazioni contro gli Stati Uniti d’America – si rifiutava di fare concerti negli Usa se fosse stato suonato l’inno nazionale in sua presenza – ma anche contro il Papa, infatti in un episodio strappò la foto di Giovanni Paolo II accusando la chiesa di praticare la pedofilia.
Insomma i consensi verso di lei sono calati e nel 2003 annunciò l’intenzione di voler abbandonare l’industria discografica. Da quel momento cominciò per lei un periodo altalenante, infatti nonostante quello che dichiarava, continuava ad esibirsi avvicinandosi però sempre di più alla religione islamica, in effetti ha cambiato il suo nome alcuni anni fa proprio per questo motivo.
I problemi di salute mentale
Nel 2012 iniziano le prime manifestazioni di disturbi mentali, infatti la cantante annulla le date previste del suo tour per un disturbo bipolare ma poi ci ripensa e i concerti sono un successo. L’ultimo suo lavoro è del 2014, si tratta dell’album I’m Not Bossy, I’m the Boss, che riceve buoni pareri dalla critica e raccoglie ballate dolenti e pecci decisamente rock, come nel suo stile di sempre.
L’anno dopo lascia di stucco tutti i suoi fan facendo un annuncio sulla pagina Facebook ufficiale, in cui descrive una situazione drammatica.
“Le ultime due notti mi hanno distrutto, ho avuto un’overdose. Non sono a casa, sono in un hotel sperduto in qualche parte d’Irlanda, finalmente vi siete sbarazzati di me” questo un passaggio del suo intervento che all’epoca allarmò le autorità irlandesi.
Nel 2017 ha pubblicato un video di 11 minuti presumibilmente registrato proprio da quella camera, in cui annuncia al mondo i suoi problemi di salute mentale, sottolineando nel messaggio che ha combattuto sola e tutti l’hanno allontanata e maltrattata.
“Vivo in un motel in New Jersey e sono sola, non c’è nulla nella mia vita, solo il mio psichiatra che è dolcissimo. È grazie a lui se sono in vita. Voglio che tutti sappiano cosa vuol dire e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come la droga, all’improvviso tutti quelli che dovrebbero amarti ti trattano male”.
Nel corso della diretta dedicò spazio anche ai figli, che a suo dire non sono mai riusciti a comprendere le sue difficoltà. Ha anche svelato di aver pensato di essere malata di cancro ma fortunatamente non era così.
Fra le lacrime e parole dette a fatica, la cantante irlandese ha fotografato in quel video una situazione molto drammatica, di estrema solitudine e disagio ma anche abbandono da parte delle persone più care. Già alcuni anni prima Sinead era scomparsa per quasi due giorni minacciando il suicidio e allarmando i fan. Forse, alla luce di quello che sappiamo ora, erano tentativi di attirare l’attenzione della sua famiglia.
La morte del figlio
Una dura batosta arriva per l’artista nel 2022, quando suo figlio Shane viene trovato morto a causa di un suicidio. Questo è stato certamente l’ultimo grandissimo dolore della donna, che spese in quell’occasione poche parole per ricordare il suo “bambino”, rinnovando il grande amore per lui. Aveva altri figli ed era nonna ma con lui il rapporto era molto speciale, forse perché ad unirli erano le stesse problematiche.
Il ragazzo era scomparso il 6 gennaio e fu ritrovato pochi giorni dopo, anche lui soffriva di gravi disturbi mentali ed era stato ricoverato per questo, inoltre aveva già tentato il suicidio una volta.
Aveva solo 17 anni e nei giorni della scomparsa aveva pubblicato diversi appelli per farlo tornare a casa ma in cuor suo sapeva che probabilmente, ancora una volta, aveva tentato l’insano gesto.
“Ti prego non farti del male, sei il mio cuore”.
Già nel 2019 era scomparso e quest’ultima fuga dal centro psichiatrico è stata per lui quella fatale, che lo ha portato a compiere di nuovo il gesto folle, dando un durissimo colpo alla cantante morta oggi a Dublino, stessa città che le aveva dato i natali.
Tante le relazioni – lunghe e brevi – della sua vita, tanti i matrimoni, 4 figli e numerosi problemi oltre quell’abilità di cantante che per anni l’ha portata in cima alle classifiche mondiali. Anche noi ci uniamo ai messaggi di cordoglio dei suoi fan, con l’unico conforto che finalmente possa riposare in pace perché in vita, a quanto abbiamo capito, non è stata molto serena.