Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica, è morta la scorsa notte, nella sua casa di Castelfranco Veneto. Nel luglio del 1976, ai tempi del Governo di Giulio Andreotti, fu nominata titolare del ministero del lavoro e della previdenza sociale. E’ stata inoltre eletta ripetutamente parlamentare della Democrazia Cristiana. Tina Anselmi aveva 89 anni. I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre, nel Duomo di Castelfranco Veneto.
Dopo aver rivestito la carica di ministro del lavoro, Tina Anselmi vestì il ruolo di ministro della Sanità all’interno del quarto e quinto governo Andreotti. In quel ruolo mise a segno una delle riforme più rivoluzionarie mai introdotte prima nel Bel Paese, ovvero quella del Servizio Sanitario Nazionale.
Successivamente, nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, fu nominata Presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2.
Il premier Matteo Renzi, raggiunto dalla notizia della scomparsa di Tina Anselmi, ha dichiarato in una nota inviata ai familiari: ‘Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana. Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana’ e ha poi ricordato: ‘Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà’.
La presidente della Camera Laura Boldrini, su Twitter, ha scritto: ‘Partigiana, prima donna ministra, inflessibile avversaria dei poteri occulti. Con Tina Anselmi se ne va una madre della democrazia italiana’.
Un messaggio ricco di ringraziamenti è arrivato dalla ministra Marianna Madia: ‘Partigiana, parlamentare, prima donna ministra, creò il Servizio Sanitario Nazionale. L’Italia deve tanto a #TinaAnselmi’.
Anche l’ex ministro Livia Turco ha riservato un pensiero alla politica veneta: ‘Ricorderemo sempre la partigiana Gabriella con gratitudine profonda per la sua bella politica, praticata nelle Istituzioni come prima donna ministro e poi come presidente della Commissione P2, voluta da Nilde Iotti e infine come semplice parlamentare, che sapeva ascoltare soprattutto i giovani.
Infine un saluto su Twitter anche da Mara Carfagna, deputata Fi: ‘Ciao Tina. Grazie per tuo esempio, grazie per tua storia, grazie per tuo impegno. Grazie da parte di tutte le donne italiane’.