[didascalia fornitore=”ansa”]Il maestro Bruno Canfora nel 1955[/didascalia]
Bruno Canfora è morto all’età di 92 anni. Lo storico direttore d’orchestra della Rai, che ha lavorato ai più noti programmi televisivisi degli anni Sessanta e Settanta, si è spento nella sua casa in provincia di Perugia, dove si era ritirato anni fa dopo aver lasciato Milano, la sua città natale.
La morte del maestro Bruno Canfora risale al 4 agosto 2017, ma la notizia è trapelata dopo le esequie in forma privata in Umbria e la tumulazione nel cimitero locale. A comunicare la triste notizia il figlio Daniele, anche lui musicista, che ricorda il padre con queste parole: ‘Aveva lasciato la tv nel 1995. Da allora è rimasto dietro le quinte, ma non ha mai abbandonato la musica: è stato molto vicino all’orchestra della Rai, di cui è sempre stato un punto di riferimento, e ha curato fino a dieci anni fa gli arrangiamenti dei brani di alcuni musicisti’.
Il maestro Bruno Canfora ha diretto l’orchestra della Rai in numerosi programmi come Studio Uno e Canzonissima, ma è stato anche compositore e arrangiatore di tanti brani e sigle di programmi tv entrati nella storia della musica italiana come ‘Vorrei che fosse amore’, ‘Due note, Conversazione’, ‘Sono come tu mi vuoi’ e ‘Brava’ interpretati da Mina. E ancora, ‘Il ballo del mattone’, ‘Fortissimo’, ‘Il geghegè’ cantati da Rita Pavone. Sua la nota sigla ‘Da-da-um-pa’ eseguita dalle Gemelle Kessler.
Le sue canzoni hanno segnato un’epoca e hanno fatto da colonna sonora a un’intera generazione. Canfora è stato però anche direttore dell’orchestra del Festival di Sanremo (di cui è stato anche direttore artistico) e dell’Eurovision Song Contest 1991, l’ultima edizione del concorso ad essere ospitata dal nostro paese.
L’ ultima partecipazione televisiva di Canfora risale al 1995, a ‘Papaveri e Papere’, accanto a Pippo Baudo e Giancarlo Magalli.