È morto oggi a 89 anni lo scrittore Cormac McCarthy, autore fra i tanti libri, di cui La strada e Non è un paese per vecchi.
La morte è stata comunicata dal suo editore statunitense.
Non sarà forse un nome noto alle nuove generazioni ma Cormac McCarty è stato uno dei più grandi scrittori dello scorso secolo e dai suoi best seller sono stati tratti film meravigliosi. Più volte è stato anche considerato un potenziale vincitore del Premio Nobel per la Letteratura.
Cormac McCarthy è morto all’età di 89 anni. Il suo vero nome era Charles Joseph McCarthy Jr ed era nato nel 1933 a Providence, nello Rhode Island, da una famiglia di origini irlandesi. Fin da giovanissimo ha avuto la passione per la scrittura ma ci si dedicò seriamente solo dopo aver servito l’Aeronautica americana negli anni Cinquanta. Il primo romanzo è del 1965 ma per il successo commerciale bisogna aspettare diversi anni.
A dare la triste notizia è stato il suo editore statunitense, Knopf. Lo scrittore si è sempre tenuto lontano dai riflettori e ha concesso poche interviste nel corso della sua lunga carriera, comunque le sue opere hanno avuto una risonanza importante a livello globale.
Secondo i critici è uno dei quattro maggiori scrittori di romanzi della sua epoca, insieme a DeLillo, Pynchon e Roth. A contraddistinguere il suo stile è stata sempre una nota cupa e angosciante, però abbiamo anche una grande cura per i dettagli e per i riferimenti culturali. Lui stesso affermò in una delle poche interviste, concessa al New York Times nel 1992, che il sangue e il dolore fanno parte della vita ed è molto pericoloso far credere il contrario, ovvero che tutti possono vivere in pace e armonia.
Ci ha lasciati oggi una delle firme più prestigiose della scrittura e tutti noi ci uniamo ai messaggi di cordoglio che stanno arrivando dai colleghi e dagli amici, verso la moglie Jennifer e i figli John e Cullen.
La visione cupa e macabra della condizione umana, che lui definiva la normalità, era la costante nelle opere di McCarthy. I suoi libri parlano di decapitazioni, incesti, stupri, cannibalismo, necrofilia e gli altri mali che rispecchiano il lato peggiore della società, quelli considerati quasi un tabù.
Come lui, anche i suoi personaggi erano outsider. McCarthy era molto solitario, come abbiamo detto concedeva pochissime interviste e anche le apparizioni in pubblico erano rare, al contrario invece era molto attivo nella comunità di Santa Fe, dove viveva con la sua famiglia.
Negli ultimi anni molti lo hanno indicato come vincitore del Nobel per la Letteratura ma questo premio non è mai arrivato per lui. Rimane comunque uno degli scrittori americani più importanti degli ultimi decenni e ci ha lasciato un patrimonio importante.
Fra le sue opere ricordiamo La strada, Non è un paese per vecchi, Cavalli selvaggi e il più recente pubblicato in Italia, Il passeggero, scritto in parallelo con Stella Maris che fa parte della stessa serie. Da molti di questi sono arrivati film di successo, come è accaduto per Non è un paese per vecchi che ha vinto l’Oscar nel 2008, anno di uscita sotto la direzione dei fratelli Coen.
The Road fu il libro che gli valse il Premio Pulitzer nel 2006, anno della pubblicazione.
Ci sono così tanti altri titoli dello scrittore da citare ma con questo articolo il nostro intento non è fare un semplice elenco di opere letterarie ma omaggiare quest’uomo che per il suo essere introverso è stato definito come uno degli “invisibili” della letteratura americana, quando invece ne è stato un grande pilastro.
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