Ferdinando Carretta, l’uomo che nel 1989 sterminò la propria famiglia, è morto nella sua abitazione a Forlì. A quanto pare, dopo l’omicidio l’uomo occultò i corpi dei genitori e del fratello all’interno di una discarica. Anni dopo ha poi confessato tutto a “Chi l’ha visto?”.
Carretta uccise i propri familiari a colpi di pistola. Dopo aver nascosto tutte le prove dell’omicidio scappò a Londra, per poi confessare ciò che aveva commesso al famoso programma televisivo “Chi l’ha visto?”.
A quanto pare l’uomo è morto quattro giorni prima del ritrovamento all’interno della sua attuale abitazione a Forlì.
La morte di Ferdinando Carretta a Forlì
Ferdinando Carretta, l’uomo che nel 1989 uccise brutalmente la sua intera famiglia, è morto all’interno della sua abitazione a Forlì. L’allarme è stato lanciato da un vicino, il quale non lo vedeva da qualche giorno. Il medico legale ha, infatti, confermato che il decesso è avvenuto circa quattro giorni prima.
Carretta era gravemente malato ormai da tempo. La casa in cui viveva l’aveva acquistata nel 2006, dopo aver venduto l’abitazione familiare.
Carretta nel 1998, anno della sua confessione, fu condannato alla detenzione all’interno di una struttura psichiatrica. Per poi passare alla semilibertà nel 2004 e alla libertà completa nel 2015.
L’omicidio familiare e l’improvvisa confessione
Il 4 agosto del 1989 Ferdinando Carretta uccise a sangue freddo, con una pistola semiautomatica la madre, il padre e il fratello minore. Dopo aver compiuto l’omicidio Carretta si preoccupò di pulire attentamente la scena del crimine, eliminando qualsiasi tipo di prova e gettando i tre cadaveri all’interno della discarica di Viarolo, nel comune di Trecasali (Parma).
All’epoca dei fatti l’uomo aveva circa 27 anni e fu in grado di depistare totalmente le indagini. Infatti, egli simulò un vero e proprio allontanamento volontario della famiglia, per poi espatriare in Inghilterra, a Londra.
All’interno della capitale inglese Carretta iniziò una vita semplice e anonima, svolgendo lavori modesti. Tutto ciò fin quando, nel 1998, la polizia metropolitana londinese non lo fermò per un controllo di routine. A quel punto, il poliziotto incaricato di acquisire le sue generalità, associò il suo nome ad un caso di scomparsa in Italia e lo segnalò allo Scotland Yard.
Morto Ferdinando Carretta, confessò a “Chi l’ha visto?” di aver sterminato la famiglia, data per scomparsa nel 1989. “Ho sparato ai miei genitori e a mio fratello”, disse nel 1998 a Giuseppe Rinaldi e Gianlorenzo Gregoretti, dopo che era stato rintracciato a Londra.#chilhavisto pic.twitter.com/ncaDkKGnNr
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) June 1, 2023
La notizia giunse fino alle autorità italiane e il giudice Francesco Saverio Brancaccio si recò personalmente in Inghilterra per interrogare l’uomo.
Durante l’interrogatorio, Ferdinando Carretta raccontò di aver perso i contatti con la famiglia da circa 9 anni e che lui stesso li aiutò a fuggire ai Caraibi dopo il fallimento dell’azienda del padre.
La confessione dell’omicidio avvenne lo stesso anno dinanzi le telecamere del famoso programma televisivo “Chi l’ha visto?”.
A quanto pare, durante l’intervista con Giuseppe Rinaldi, l’uomo ammise di aver ucciso i familiari in un atto di “follia completa”, aggiungendo che nessuno di loro gli aveva fatto nulla in particolare.