Il club biancoceleste annuncia tristemente la morte di Gianmarco Calleri.
In passato è stata una figura fondamentale per la rinascita del club alla fine degli Anni Ottanta.
Il mondo calcistico piange la morte di Calleri
Aveva 81 anni Gianmarco Calleri quando è arrivata l’ora della sua morte. La notizia è stata data dallo stesso club biancoceleste attraverso un tweet sul profilo ufficiale. Nel 1994, Calleri, per 26 miliardi di lire, rilevò il club del Torino, una squadra che all’epoca era nelle mani di Roberto Goveani.
Nel 1997 ne rivendette le quote, stavolta per una cifra di 25 miliardi di lire. Fu così che il club granata passò nelle mani di Massimo Vidulich.
Gianmarco Calleri è stato anche il presidente, nonché calciatore, della squadra della Lazio. Ebbe l’onore di vestire la maglia biancoceleste nel lontano 1962 e il suo ritorno nel club avvenne nel 1986, stavolta in qualità di presidente.
La Lazio, sotto la sua guida, riuscì ad ottenere una storica salvezza in serie B, nonostante avesse 9 punti di penalizzazione.
Oltretutto Calleri diede un grande contributo per il club biancoceleste, riuscendo a risanare la situazione economica della squadra.
In seguito inizio un rilancio verso la serie A, andando anche ad acquistare giocatori come Rubén Sosa, Riedle e Doll. Dobbiamo anche ricordare che è stato lo stesso Gianmarco Calleri a concludere la trattativa per portare a Roma il grande Paul Gascoigne. Il presidente acquisì anche dei terreni su cui in seguito fu costruito il centro sportivo di Formello. La sua avventura con la Lazio terminò nel 1992 e due anni dopo acquistò la squadra del Torino.
L’annuncio della morte di Calleri
La S.s. Lazio, per ricordare Gianmarco Calleri, scrive il seguente comunicato.
“Il presidente Claudio Lotito e tutta la Società Sportiva Lazio piangono la scomparsa di Gianmarco Calleri, ex calciatore e Presidente biancoceleste dal 1986 al 1992. Durante la sua prima stagione, condusse i biancocelesti a una leggendaria salvezza, evitando la retrocessione in Serie C nonostante i 9 punti di penalizzazione. L’anno successivo riportò il club in Serie A e lo risanò a livello economico, regalandogli una presenza stabile nella massima serie, grazie anche agli acquisti di calciatori rimasti nel cuore dei tifosi biancocelesti come Ruben Sosa, Riedle, Doll e Gascoigne. Prima di vendere la Lazio a Sergio Cragnotti, Calleri acquistò anche i terreni sui quali sarebbe poi nato il Centro sportivo di Formello, casa del club capitolino dal 1997”.
E così il mondo si trova a dire per sempre addio ad un volto importante del calcio, in particolar mode per il Lazio.