Giorgio Ruffolo, grande economista e storico esponente del Psi è morto oggi, a Roma, all’età di 96 anni. A darne notizia è il suo compagno di partito Valdo Spini.
Ruffolo è stato ministro dell’Ambiente per ben 5 anni, dal dal 1987 al 1992. Ha dunque contribuito alle politiche dei governi Goria, De Mita, Andreotti VI e VII.
“Giorgio Ruffolo lascia una traccia duratura nella cultura e nella politica socialista e della sinistra italiana”.
Scrive Spini nell’annunciare la morte del politico.
Giorgio Ruffolo è morto oggi a Roma all’età di 96 anni. Oltre ad essere uno dei principali esponenti del Partito socialista italiano e della sua corrente sinistra lombardiana, Ruffolo è stato anche un importante economista, giornalista e saggista italiano.
Un uomo che ha contribuito ampiamente a definire la cultura e la politica del nostro paese. Nel corso della sua carriera ha assunto una serie di incarichi importanti.
Nell’ambito economico ha lavorato come esperto economico presso la Banca Nazionale del lavoro, per poi passare all’Ocse e infine assumere il ruolo di segretario generale per la Programmazione economica. Dal 1975 al 1979 ha presieduto la Finanza Meridionale con l’intento d’incentivare lo sviluppo economica del sud Italia.
Anche la politica è stata una parte fondamentale della sua carriera e in generale della sua esistenza.
Già nel 1944 diviene presidente della Federazione Giovanile Socialista Italiana. Entrando poi in un secondo momento a far parte della direzione del Partito socialista italiano.
Nel corso della sua vita si è battuto ampiamente per promuovere politiche sociali volte alla diminuzione delle disuguaglianze e degli squilibri territoriali. Inoltre è stato uno dei maggiori esponenti della corrente giolittiana.
Nel 1987 è poi stato eletto ministro dell’Ambiente durante il governo di Cossiga, rimanendo in carica fino al 1992.
Ruffolo è stato dunque una parte essenziale della politica, dell’economia e della cultura italiana. Ha, inoltre, contribuito alla definizione di diversi progetti in ambito politico ed economico anche a livello europeo.
Ad annunciare il decesso avvenuto oggi a Roma è stato il collega e successore Valdo Spini.
“Giorgio Ruffolo ha percorso tutto l’iter di un’importante vicenda istituzionale”.
Ha affermato Spini, elencando tutte le importanti cariche assunte dal suo collega e aggiungendo che Ruffolo ha sempre svolto il suo lavoro con altissimi livelli di professionalità e dedizione, divenendo un punto di riferimento essenziale per la politica italiana di quell’epoca.
“In Ruffolo si coniugavano in modo del tutto particolare l’intellettuale e il militante, all’insegna di un dialogo tra ragione e passione che lo accompagnò tutta la vita”.
Conclude Valdo Spini, citando poi la sua malattia che gli ha impedito di continuare a contribuire al dibattito politico e culturale odierno.
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