È morto nella notte il boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro dopo che le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni.
Era stato condannato per le stragi di via D’Amelio e di Capaci in cui morirono Borsellino e Falcone, insieme ai loro agenti di scorta. Fu mandante degli eccidi del 1993 nelle città di Firenze, Roma e Milano, e inoltre fu lui a dare il mandato per l’omicidio di Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito.
Matteo Messina Denaro si è spento nella notte dopo giorni di agonia presso l’ospedale dell’Aquila, era l’ultimo stragista rimasto di Cosa Nostra ed era stato arrestato lo scorso 16 agosto dopo 30 anni di latitanza.
Già dal momento del suo arresto eravamo venuti a conoscenza che non godeva di ottima salute, e che era in cura per una grave forma di tumore al colon, diagnosticato durante la sua latitanza a fine del 2020.
Era stato arrestato il 16 gennaio 2023 e portato al supercarcere dell’Aquila dove è stato sottoposto alle cure di chemioterapia e dove per lui è stata allestita un’infermeria nella cella adiacente alla sua.
Messina è stato seguito da una equipe di infermieri e di oncologici dall’ospedale abruzzese ma già da subito si sapeva che le sue condizioni di salute erano gravissime.
Durante il periodo di 9 mesi in cui è stato detenuto è stato sottoposto a due operazioni chirurgiche, entrambe dovute a complicazioni nate dal suo cancro.
Dall’ultima operazione non si è più ripreso, le sue condizioni sono talmente tanto peggiorate che i medici hanno deciso di tenerlo in ospedale e di non rimandarlo in carcere, ed è rimasto così in un ospedale dell’Aquila all’interno di una stanza di massima sicurezza.
Lo scorso venerdì, in base alla sua volontà, e cioè Messina ha scelto di rifiutare l’accanimento terapeutico, gli è stata interrotta l’alimentazione ed è entrato in coma irreversibile.
In questi giorni la Direzione sanitaria dell’Asl di competenza ha avviato l’organizzazione alle fasi successive alla sua morte, tra cui la riconsegna della salma alla famiglia.
Attualmente la famiglia è rappresentata da Lorenza Guttadauro, nipote e avvocato del boss, e Lorenza Alagna, la figlia.
Quest’ultima è stata riconosciuta come figlia del boss solo recentemente, e lo stesso Matteo Messina Denaro ha avuto modo di conoscerla nelle ultime settimane della sua vita.
Il loro primo incontro è avvenuto proprio all’interno del carcere di massima sicurezza lo scorso aprile 2023, da allora insieme alla nipote del boss e alla sorella Giovanna sono rimaste accanto a Messina nei suoi ultimi giorni di vita.
Il boss è stato arrestato lo scorso 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza e dopo 30 anni dall’arresto di Totò Riina, avvenuto da parte dei Ros dei Carabinieri.
Messina era latitante dal 1993 insieme al padre Francesco che è morto il 30 novembre del 1998 durante il periodo della latitanza nella campagne in provincia di Trapani, precisamente a Castelvetrano, di cui entrambi sono originari.
Il figlio Matteo Messina Denaro fece ritrovare suo padre pronto per essere sepolto. Per anni fece pubblicare sul Giornale di Sicilia necrologi e questi furono l’unico segno che era ancora in vita, anche se molti collaboratori di giustizia lo hanno più volte messo in dubbio.
Una volta morto il padre e dopo le stragi di Firenze, Roma e Milano, Messina scrisse una lettera alla fidanzata di allora Angela per annunciare la sua fuga.
Nel momento in cui decise di partire interruppe ogni collegamento possibile. Venne poi operato in Spagna nel 2000.
Fu il mandante di decine di omicidi, delle stragi di Roma, Firenze e Milano, delle stragi di via D’Amelio e Capaci in cui morirono Falcone e la moglie Francesca Morvillo, Borsellino e gli agenti di scorta, in più fu il mandante dell’omicidio di Giuseppe di Matteo il figlio del pentito.
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