Non ce l’ha fatta, il bambino di 7 anni per cui all’inizio del mese in centinaia si erano vestiti da supereroi per rendere reale il suo sogno. Il piccolo soffriva di un tumore ai polmoni, e come ultimo desiderio aveva richiesto di poter vedere i suoi personaggi preferiti. È così che il 2 giugno scorso, in centinaia si sono presentati davanti all’ospedale Regina Margherita di Torino, regalandogli un’ora di spensieratezza, prima di tornare alle cure ospedaliere a cui si stava sottoponendo. Il padre del bimbo, in quella occasione, aveva ringraziato tutte le persone intervenute, commosso dalla grande partecipazione.
Ieri in tarda serata è morto il bambino di 7 anni per cui a centinaia si erano vestiti da supereroi, volendo così esaudire il suo ultimo desiderio. Lo scorso 2 giugno, in tanti si erano presentati davanti al Regina Margherita indossando i panni dei personaggi della Marvel e della DC, dopo che la direzione sanitaria dell’ospedale torinese aveva acconsentito alla “festa” improvvisata per il piccolo, colpito da un tumore ai polmoni e in fin di vita. Un’ora di spensieratezza e gioia, prima di tornare alle cure di cui aveva tanto bisogno ma che nulla hanno potuto contro l’esito crudele della malattia. Il padre del piccolo Mirko, questo il suo nome, sui social ha voluto salutarlo, ricordando come abbia lottato e sorriso fino all’ultimo.
“Mirko si è spento alle 22.46. Ha lottato e sorriso fino all’ultimo respiro. Ora è libero di giocare e ha finito di soffrire. Che non sia vano questo ultimo anno. Vola angelo di papà” ha scritto l’uomo sui social, salutando il figlio, morto ieri sera per un tumore ai polmoni diagnosticatogli appena un anno fa.
Lo scorso 2 giugno, dopo aver consultato tutti i medici che lo seguivano, la direzione dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino aveva dato il via libera alla grande festa per Mirko, che aveva espresso il desiderio di incontrare i suoi supereroi preferiti. Un appello che era stato raccolto da centinaia di persone, accorse davanti alla struttura sanitaria per realizzare il sogno del piccolo, ammalato gravemente e a cui rimanevano ancora pochi giorni di vita.
“Non ci aspettavamo tutte queste persone. Sono arrivati da Trieste, da Milano. Da tutta Italia” aveva detto un’amica della famiglia, tra gli organizzatori dell’evento. Inoltre, grazie alla ditta Vertical, degli operai imbragati e vestiti come Spider-Man e altri supereroi, sono riusciti a calarsi dal tetto dell’ospedale, arrivando fino al quinto piano dove era ricoverato Mirko che, sorretto dai genitori, è riuscito ad avvicinarsi alla finestra, formando con le dita il segno del cuore al loro indirizzo.
“Abbiamo visto molto di più di quello che si poteva attendere, non pensavamo di ricevere questo riscontro, quest’affetto” aveva detto il 2 giugno scorso Alessio, padre di Mirko, sorridendo mestamente. Il figlio, in quell’occasione, aveva ricevuto non solo messaggi di sostegno, ma anche regali e cartelloni tutti in suo onore.
Il bambino era stato portato la prima volta in ospedale un anno fa, con febbre alta e difficoltà a respirare. Sintomi che avevano fatto pensare inizialmente al Covid, poi la terribile diagnosi di tumore ai polmoni, uno dei più maligni in circolazione.
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