Si è spento, all’età di 85 anni, Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock. L’uomo è deceduto per un insufficienza cardiaca.
Il mondo dei manga ha perso uno dei suoi pilastri. Leiji Matsumoto, autore di Capitan Harlock, è morto all’età di 85 anni per insufficienza cardiaca il 13 febbraio 2023. Il 20 febbraio, la casa di produzione Toei e diversi media giapponesi, hanno annunciato la triste notizia, annunciando la dipartita della leggenda dell’animazione del paese del Sol Levante.
Si è spento, all’età di 85 anni, Leiji Matsumuto, leggenda dell’animazione nipponica e creatore di Capitan Harlock.
Se le sue opere fantascientifiche come Yamato, Space Battleship o Galaxy Express 999 lo hanno condotto ai massimi livelli negli anni ’70, è stata un’altra serie a consacrare Leiji Matsumoto come una leggenda dei manga.
Dagli anni ’80, il mondo scoprì l’adattamento animato di Capitan Harlock. Quest’opera narrava le avventure del pirata spaziale, famoso per la sua cicatrice sul viso e il suo mantello nero con impresso un teschio.
Nei primi anni 2000, l’autore sigillò un legame, con la Francia e, in particolare con i Daft Punk, con i quali avviò una collaborazione. Nel 2003 il mangaka, infatti, accettò una richiesta che gli fu inviata dal gruppo francese: diresse il lungometraggio animato Interstella 5555.
Rilasciato in Giappone tra il 1977 e il 1979, Capitan Harlock ebbe un successo mondiale. Come lo stesso mangaka ha sottolineato, il personaggio rappresenta “il mio più fedele amico”, in quanto funge da “mio alter ego nella sua determinazione“. Queste le parole che usò, nel 2011, per parlare della sua creazione all’Annecy Animation Film Festival.
Viveva vicino a Hiroshima quando fu sganciata la bomba atomica. Nato nel 1938 sull’isola di Kyushu (sud-ovest del Giappone), sviluppò una grande ammirazione per il mangaka Osamu Tezuka: pubblicò il suo primo manga all’età di 15 anni, Le avventure di un’ape, dopo aver vinto un concorso.
Per la creazione del suo lavoro, l’artista tenne a precisare di essere stato ispirato dalla devastazione che provocò, su Hiroshima, la boma sganciata dagli Stati Uniti nel 1945. Al tempo, aveva 7 anni e tale esperienza lo segnò ma, nel contempo, gli diede gli spunti giusti per portare avanti il suo lavoro.
Come lui stesso ha sottolineato, quel trauma fu “stimolante“- nonostante il dolore e la devastazione che provocò quel tragico evento nella sua vita – e che tutte le esperienze personali sono utili per realizzare storie, “anche di fantascienza“.
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