Addio al padre dei condizionatori italiani, Giordano Riello. L’imprenditore aveva 97 anni: negli anni ’60 aveva fondato l’Aermec di Bevilacqua.
A dare per primo l’annuncio sui social è stato il ministro della Difesa Crosetto. Nel 1961 aveva fondato l’Aermec di Bevilacqua: addio a uno dei grandi imprenditori veneti, fautori del miracolo economico del dopoguerra. Il messaggio del nipote: “Il nostro compito sarà quello di mantenere vivo ed eterno il tuo ricordo attraverso tutti quei valori che sono stati guida, riferimento e punto fermo nel cammino della tua vita. Poter essere stato tuo nipote è stato un onore, Nonno. Ti amerò per sempre“.
A dare l’annuncio il ministro Crosetto, tramite i propri canali social. Addio a Giordano Riello, imprenditore di 97 anni che negli anni ’60 aveva fondato l’Aermec di Bevilacqua.
Se ne va uno dei più grandi imprenditori dell’industria italiana, della vecchia scuola, padre dell’aria condizionata nel nostro Paese ma anche nel mondo. Fu uno dei grandi imprenditori che nel dopoguerra rese possibile il famoso boom economico, protagonista del miracolo economico del manifatturato italiano. E’ questo in sintesi il messaggio del ministro della Difesa, intervenuto su Twitter.
Riello è morto come detto all’età di 97 anni, mentre si trovava nella sua abitazione di Porto di Legnano in provincia di Verona. La sua è una delle più importanti famiglie nel mondo dell’industria veneta, cresciuto con l’impresa nel dna, raccontano i media locali.
A lui si devono importanti rivoluzioni nel mercato anche internazionali della climatizzazione, con la creazione dell’Aermec di Bevilacqua praticamente dal nulla. Adesso l’azienda raggruppa altre cinque società con 1.700 addetti e ricavi milionari.
Di fatto l’Aermec è considerata una delle principali aziende internazionali in tale campo, ancora oggi. Adesso a portare avanti l’industria “di famiglia” ci penserà il nipote, che ha preso il nome del nonno scomparso oggi. Giordano Riello è l’ultimo rappresentate di una sorta di stirpe di industriali, con un fortissimo legame al lavoro che il nonno Ettore, prima di Giordano, gli aveva tramandato.
Ovviamente anche il nipote, omonimo, nelle scorse ore ha ricordato il nonno con il quale ha condiviso anche la passione per il lavoro. Nella didascalia del post Facebook si legge: “Il tuo ricordo rimarrà eterno, caro Nonno, nei tuoi insegnamenti. Ci hai guidato con il tuo esempio sin da bambini, facendoci diventare oggi degli uomini. Guardandoti abbiamo imparato il significato più profondo della parola lavoro. Affianco alla Nonna, che ora starai abbracciando, ci hai insegnato cosa significhi famiglia”.
Il messaggio arriva insieme a una foto (qui in alto) del nonno. Il nipote scrive a conclusione del post: “Nelle tue fabbriche hai costruito benessere e sviluppo per le comunità. Il nostro compito sarà quello di mantenere vivo ed eterno il tuo ricordo attraverso tutti quei valori che sono stati guida, riferimento e punto fermo nel cammino della tua vita. Poter essere stato tuo nipote è stato un onore, Nonno. Ti amerò per sempre“.
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