È morto all’età di 94 anni il celebre scrittore Milan Kundera, candidato più volte per il Nobel alla letteratura, autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere”, considerata tra le opere più note e conosciute.
Lo scrittore era nato il 1 aprile 1929 a Brno, nell’attuale Repubblica Ceca, capitale della regione della Moravia. La notizia della sua morte è stata resa nota dalla tv ceca e nell’arco di pochi minuti ha fatto il giro di tutto il mondo.
L’autore de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” è deceduto questa mattina. L’annuncio della sua morte è stato comunicato da Czech Television e nell’arco di pochi minuti ha fatto il giro del mondo. Milan Kundera aveva 94 anni, scrittore di romanzi che hanno traslato la letteratura del Novecento.
Candidato più volte per il premio Nobel alla letteratura, senza mai però vincerlo, è stato uno scrittore celebre e molto conosciuto per le sue opere tradotte in circa 40 lingue. Si è spento questa mattina nella capitale francese.
Riservato, non amava apparire in pubblico, dalle sue informazioni biografiche ufficiali si sa che è nato in Cecoslovacchia nel 1929 e nel 1975 si è trasferito in Francia.
Milan Kundera era nato il 1 aprile 1929 a Brno, nell’attuale Repubblica Ceca, capitale della regione della Moravia. Fin dalla tenera età intraprende gli studi di letteratura e musica, spinto anche dal padre il quale era un noto pianista oltre che direttore dell’Accademia musicale di Brno, la JAMU.
La sua passione per la musica, infatti, farà capolinea in alcuni suoi testi letterari. In età adolescenziale inizia a pubblicare le sue prime poesie grazie al sostegno del cugino Ludvík, di alcuni anni più grande di lui, figura poliedrica nella cultura ceca.
Dopo aver seguito i corsi di letteratura all’Università Carlo di Praga, Milan Kundera decide di iscriversi alla facoltà di Cinematografia dell’Accademia delle arti drammatiche e musicali di Praga, dove si laurea nel 1958 e successivamente diventa docente con l’incarico del corso di Letterature comparate.
Nel 1968 si schiera fortemente a favore della “Primavera di Praga” e per tale motivo è costretto ad abbandonare il suo posto come insegnante. Nel 1975 si trasferisce in Francia, ottenendo la cattedra prima all‘Università di Rennes e poi all’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi, città dove ha deciso di vivere fino ad oggi insieme con la sua consorte Vera Hrabanková.
Nel 1969, le sue opere letterarie vennero proibite in Cecoslovacchia e da quel momento non concesse a nessuno i diritti di traduzione in lingua ceca. Solamente molti anni dopo, nel 2006, lo scrittore ha dato il consenso di pubblicare il romanzo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” anche nella Repubblica Ceca, tramite un’edizione anastatica di quella pubblicata in ceco a Toronto già nel 1985.
Nei suoi racconti e nelle sue opere di fama internazionale, lo scrittore è riuscito a saper affrontare tematiche politico-sociali del suo paese riuscendo a inserirli nella condizione dell’uomo moderno.
Molte sue opere sono state anche oggetto di sceneggiature: tra le più importanti ricordiamo “Lo scherzo” (1969) e soprattutto “L’insostenibile leggerezza dell’essere” (1988), fim diretto da Philip Kaufman con Daniel Day-Lewis (Tomáš) e Juliette Binoche (Tereza).
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