Addio a Roberto Maroni. L’ex ministro dell’Interno e del Welfare aveva 67 anni. Nella sua carriera politica è stato segretario della Lega e governatore della Lombardia.
Cordoglio nel mondo politico e non solo.
Addio a Roberto Maroni
Si è spento all’età di 67 anni l’ex Ministro dell’Interno e del Welfare, Roberto Maroni. A diffondere la notizia del suo decesso l’Adnkronos. Roberto Maroni era malato da tempo. Si è spento nella notte nella sua casa di Milano.
Un amico.
Una persona perbene.
Un uomo che ha portato buonsenso, concretezza e moderazione nelle Istituzioni.
Da Parlamentare, da Ministro, da Presidente di Regione.
Esce a testa alta dalla vita.
Che la terra ti sia lieve Roberto. #Maroni— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) November 22, 2022
Le sue gravi condizioni di salute lo avevano costretto a ritirare la sua candidatura a sindaco di Varese per le elezioni comunali del 2021.
La vita e la carriera politica
Nato a Varese nel 1955, Roberto Maroni ha ricoperto diversi incarichi politici. Nel 1979 l’incontro con Umberto Bossi. Dal 2012 all’anno successivo è stato segretario federale della Lega Nord, poi due volte ministro dell’Interno (dal 1994 al 1995, ricoprendo anche l’incarico di vicepresidente del Consiglio e dal 2008 al 2011) e ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dal 2008 al 2011. Nel 2013 è stato eletto segretario della Lega, fino all’avvento di Matteo Salvini.
Dal 2013 al 2018 è stato presidente della Regione Lombardia, succedendo a Formigoni. Da tempo Maroni lottava contro una brutta malattia. In vista delle elezioni comunali di Varese dello scorso anno aveva annunciato la sua candidatura, cui poi aveva dovuto rinunciare per le sue precarie condizioni di salute.
Nell’aprile del 2012 Maroni fece parte, con Manuela del Lago e Roberto Calderoli, del triumvirato che aveva il compito di ‘traghettare’ il partito fino al congresso della Lega Nord, sostituendo la segreteria fino ad allora ricoperta da Umberto Bossi. Tre mesi dopo, al congresso del partito, venne eletto segretario. La sua vita è stata legata – con un fil rouge – al partito della Lega, nonostante i dissapori interni, sia con Salvini che con Bossi.
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Nel 1995 venne addirittura allontanato dal partito, quando espresse la sua sfiducia decisa da Bossi.
Tra le sue ultime attività svolte prima di ritirarsi per l’aggravarsi delle sue condizioni, il 20 ottobre del 2021 era stato nominato dalla ministra Luciana Lamorgese come presidente della Consulta per l’attuazione del protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, organo del Ministero dell’interno.
Tanti i messaggi di cordoglio sui social per Roberto Maroni. Anche il leader della Lega e attuale ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, ha voluto tributargli un saluto, ricordando la passione di Roberto Maroni per la vela.