E-njoint: arriva dall’Olanda la prima canna elettronica. Si tratta della nuova variante della ormai notissima sigaretta. Presenta la tipica forma a cono dello spinello e sembra che al momento sia usata frequentemente dagli habitué di party, club e alti locali ed occasioni modaiole. Sull’efficacia di questo strumento ci si interroga ancora. Molte persone che ad esempio hanno voluto provare la sigaretta elettronica, hanno deciso abbastanza presto di tornare alla vecchia abitudine. L’azienda produttrice afferma che presto sarà prodotta a scopo terapeutico. Ma come funziona la canna elettronica? Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Lo spinello elettronico
Non poteva che partire dall’Olanda, paese particolarmente tollerante sul tema delle droghe leggere, la proposta di una versione elettronica della canna. Il lancio sul mercato del nuovo spinello è stato accompagnato da un messaggio chiaro, diffuso da Menno Contant, a capo di e-njoint: «Fintanto che non s’infastidisce nessuno, e non si contravviene alla legge, è tutto a posto». Al momento la produzione conta circa 10mila strumenti al giorno, distribuite nei tabacchini e negozi olandesi. Non bisognerà attendere molto perché la canna elettronica arrivi anche nel resto d’Europa. Lo spinello elettronico «e-njoint» è simile ad una sigaretta ma può essere usata una sola volta ed è in vendita al costo di 9 euro. Ogni qual volta si effettua un tiro, sulla parte esterna s’illumina una foglia di canapa. La società che l’ha messa in produzione, ha sottolineato come la prima edizione del dispositivo non contiene Thc, tabacco o nicotina ed è quindi innocuo e totalmente legale. Inoltre, per tutti coloro che sono interessati alla canna elettronica, è possibile scegliere fra sei sapori fruttati.
Presto a scopo terapeutico
Dopo il lancio del primo dispositivo, la società produttrice afferma che presto saranno lanciati sul mercato anche strumenti elettronici che daranno la possibilità al consumatore di inserire nel vaporizzatore un proprio concentrato di cannabis liquida. Esiste anche una collaborazione tra l’azienda olandese è quella israeliana Tikun Olam che coltiva cannabis per rifornire gli ospedali del Paese che la usano a scopo terapeutico. L’obiettivo è di far diventare l’e-joint anche un prodotto curativo per lenire le sofferenze dei malati terminali. Menno Contant è ha sottolineato la sua soddisfazione per il nuovo dispositivo: «È stato sviluppato, prodotto e venduto alla velocità della luce. Tutti dovrebbero essere contenti, perché quello che stiamo facendo non è un crimine».
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