La lunga pausa estiva che attende i parlamentari ha scatenato aspre polemiche: il Senato chiuderà per oltre un mese.
Palazzo Madama potrebbe riaprire le porte addirittura l’11 settembre, con la pausa che dovrebbe iniziare il 4 agosto. La ripresa dei lavori delle Camere però non ha ancora una data certa, visto che i capigruppo non hanno deciso e stabilito una conferenza (che comunque non dovrebbe essere fissata prima del 5 settembre. Il senato inoltre oggi ha precisato che la ripresa dei lavori non ha ancora una data. Una pausa tra emergenza incendi, maltempo, ddl pubblica amministrazione, autonomia differenziata e delega fiscale.
La lunga pausa estiva dei parlamentari scatena le polemiche: aria di vacanza in Parlamento
L’amore non va in vacanza, il Parlamento sì, eccome. Più che la trama di una commedia la questione legata alle pause estive parlamentari ha assunto sfumature di giallo a causa del mistero che continua ad avvolgere le fantomatiche date delle vacanze. La pausa parlamentare ha infatti già generato aspre polemiche senza avere avuto il tempo di comunicare quando avverranno le interruzioni e delle riprese dei lavori.
Aria di vacanza in Parlamento, scrive Il Sole 24 Ore nella giornata di oggi. Il motivo? Le camere chiuderanno per oltre un mese, con i lavori che al Senato finiranno il 3 agosto – al massimo il giorno dopo – e potrebbero riprendere l’11 settembre. Mentre da Palazzo Madama fanno sapere che date certe ancora non sono state ancora decise.
Di conferenze dei capigruppo infatti non se en parla, e dopo estati tribolate, il parlamento si appresta a una pausa di un mese che ha fatto storcere il naso alla stampa e all’opinione comune. Fuori dal governo infatti le polemiche giornalistiche si sprecano, soprattutto sulla decisone delle conferenze, con i Senatori che avranno verosimilmente più ferie rispetto ai colleghi della Cemera. La Camera dovrebbe riprendere i lavori l’11 agosto a causa della vicenda relativa alla delega fiscale, mentre lo stop del Senato è previsto il 4 o il 5 agosto.
E’ stata Repubblica, con un recente servizio condiviso online, a caricare la vacanza record dei Senatori, citando Ignazio La Russa e la sua “compagnia”, con la risposta da parte della seconda carica dello stato che non ha tardato ad arrivare. Fonti vicine a La Russa infatti hanno fatto sapere che in questo momento le date non sono state nemmeno ipotizzate, ne quelle della pausa, ne quelle della ripresa dei lavori, e che la decisone arriverà solo nel corso dell’ultima riunione dei capigruppo.
Le pause delle Commissioni: ripresa tra agosto e settembre
I Parlamentari hanno un piano di ferie ovviamente stabilito e solamente le pause riguardano la prima settimana, o la seconda, di agosto per poi prolungarsi fino all’ultima dello stesso mese o alla prima di settembre. Senatori e deputati sanno sempre quando prenotare le loro gite, i loro viaggi e le loro vacanze, con ampio anticipo – anche se questo potrebbe rappresentare l’ultimo dei loro pensieri -.
Ma queste vacanze, apparentemente dovute e inesorabili, si andrebbero a dissolvere davanti a stati di emergenza, fatti eccezionali, crisi di governo. Quest’anno i temi caldi sul tavolo non mancano, come ogni anno a onor del vero. Sicuramente dopo l’informativa di Nello Musumeci sulle emergenze climatiche e sugli incendi, lo stop delle Commissioni non fanno proprio dormire sogni tranquilli.
L’emergenza incendi è concreta, così come rimane in bilico la vicenda legata al Pnrr. Quello su cui le Commissioni correranno sarà però la delega fiscale, con il ddl della pubblica amministrazione, che il governo si era ripromesso di esaminare prima della pausa estiva. Ma c’è anche la famosa autonomia differenziata, tanto cara alla Lega ma che ha necessitato di diverse rettifich, le province e il tema delle intercettazioni. Il governo rischia di arrivare lungo e dovere rimandare, slittare, ma alla fine le approvazioni potrebbero arrivare a ritmo forsennato con gli allineamenti di Camera e Senato che potrebbero arrivare giusto in tempo, per andare in vacanza.