Continua la polemica sui fondi del Pnrr ed è scontro fra la maggioranza e le opposizioni per alcune frasi ambigue.
In particolare, il partito di Elly Schlein chiede chiarezza in seguito alle dichiarazioni del ministro Raffaele Fitto che ha spiegato ai microfoni della Stampa, che gran parte di quei fondi non sono spendibili e quindi serve una revisione strutturale degli obiettivi. Affermazioni molto ambigue che hanno destato scalpore perché potrebbero avere tanti significati, ad ogni modo la polemica è ricominciata e ci si accusa a vicenda di fare pasticci su una cosa che invece doveva servire per il rilancio economico in seguito alla pandemia. In realtà le discussioni non sono mai finite ma adesso il dibattito è più acceso che mai.
Si scatena di nuovo la polemica sul fondi del Pnrr, il programma con cui il governo intende gestire i fondi europei introdotti per risanare le perdite causate dalla pandemia e quindi è uno strumento di rilancio economico e di ripresa.
Ad accendere la miccia stavolta è stato il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto, che ha rilasciato di recente alcune dichiarazioni alla Stampa, dicendo che la maggior parte dei fondi di questo Piano nazionale non possono essere usati e serve una revisione strutturale degli obiettivi.
Chiaramente questo ha scatenato il malcontento da parte dei democratici, in primis i capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia che hanno chiesto all’esecutivo di smettere di fare pasticci, inoltre hanno chiesto un passaggio parlamentare che dia certezze, perché le parole di Fitto sono state molto gravi.
Il partito di Elly Schlein propone che si voti alla Camera e al Senato un atto di indirizzo che definisca bene quali sono i passi che il governo intende fare.
Nonostante i tentativi di gettare acqua sul fuoco, il Pd insiste, prendendo come esempio la regione sommersa dall’acqua in questi giorni e l’intera nazione che di fronte a questa catastrofe è attonita e non sa cosa fare.
“non c’è tempo da perdere, la messa in sicurezza del nostro territorio è la priorità assoluta. bisogna usare tutte le risorse a disposizione. il pnrr è nato come risposta solidale dell’europa e non per investimenti sulle infrastrutture”.
Quest’ultimo commento giunge in attacco delle parole di Salvini, fortemente contestate. I democratici in sostanza rivendicano il vero scopo di questi fondi, che devono servire non per migliorie strutturali ma per incentivare le imprese e quindi i privati.
Ancora, i democratici aggiungono che il governo è in stato confusionale sulle finalità del Pnrr, denunciando che da mesi chiedono chiarezza sulla gestione. Poi l’accusa diretta a Fitto:
“venga a dirci cosa vuole fare per il bene del paese senza pensare alla propaganda. le sue parole sono state gravi e inaccettabili”.
Commenti amari che sono scaturiti non solo dalle parole del ministro Fitto ma anche dalla replica di Salvini per cercare di salvare la situazione. Allo scopo di chiarire il malinteso, dall’Adriatic Sea Summer, Matteo Salvini ha voluto rassicurare da ogni dubbio:
“l’obiettivo del governo è usare al meglio i fondi europei del pnrr, non è nostra intenzione restituirli né lasciarli fermi, ma spenderli bene. ad esempio saranno utili per le infrastrutture perché il divario con gli altri paesi europei va colmato. Bisognerà al massimo rimodulare alcune voci”.
È intervenuto anche Adolfo Urso che ha voluto difendere Fitto dicendo che le sue parole sono state interpretate male e in realtà voleva dire ben altro. Secondo il ministro delle imprese, il Pnrr deve essere usato con consapevolezza altrimenti si presenteranno le condizioni viste nei precedenti governi.
Suggerisce poi di guardare a progetti presentati in pochi giorni e lasciati accatastati l’uno sopra all’altro, alcuni bocciati in poco tempo, ad esempio quelli sugli stadi. Urso sottolinea invece la necessità di fare le cose per bene e con i giusti tempi, presentandosi al confronto preparati, responsabili e consapevoli.
La situazione è molto calda e nel frattempo sono arrivate le parole della portavoce della Commissione Ue.
Veerle Nuyts ha detto che si sta lavorando per valutare la terza rata del Pnrr italiano e per farlo ci sono scambi costruttivi con le autorità del Paese.
Non ha riferito di particolari novità ma ha precisato che il dialogo con Roma va avanti e se necessario le autorità italiane forniranno altre informazioni all’Unione Europea. La comunicazione sarà diffusa quando il processo giungerà a conclusione.
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