Il Financial Times ha confermato l’arresto del generale russo Surovikin. Il militare sarebbe passato dalla parte di Prigozhin, durante l’attacco dei giorni scorsi. Secondo il New York Times, inoltre, l’uomo sarebbe stato a conoscenza in anticipo di quanto stava per accadere. La figlia del generale, tuttavia, un’ora fa ha smentito l’arresto del padre, mentre il ministero della Difesa russo preferisce glissare sull’argomento. Nel frattempo, il comitato di difesa della Duma ha annunciato che la Wagner non prenderà più parte all'”operazione militare speciale” e quindi non combatterà più per la Russia, dovendo fare a meno di finanziamenti e risorse materiali. L’Ucraina intanto chiede maggiore chiarezza sul suo ingresso nella NATO.
Il generale Sergej Surovikin sarebbe stato arrestato per essere passato dalla parte di Prigozhin, secondo il Financial Times. Il condizionale è d’obbligo, almeno per il momento, visto che il suo reale destino è avvolto nel mistero. A confermare la notizia del suo fermo, anche il New York Times, che ha sottolineato come il militare fosse a conoscenza dei piani della Wagner in anticipo. La figlia del generale russo, però, smentisce le notizie che stanno circolando da qualche ora, spiegando che il padre si trova normalmente al lavoro e sta svolgendo i suoi doveri. Sulla questione, tuttavia, la moglie di Surovikin ha preferito non dire nulla, e lo stesso sta facendo il ministero della Difesa. Dell’uomo non si hanno notizie da sabato scorso. La Duma, nel frattempo, ha annunciato che la Wagner non combatterà più in Ucraina, in quanto esclusa dall'”operazione militare speciale” e senza più risorse materiali o fondi da parte della Russia.
Stando al Financial Times, il generale russo Surovikin sarebbe stato arrestato, in quanto reo di essere passato al nemico, ovvero alla Wagner durante l’attacco di pochi giorni fa. A smentirlo, tuttavia, arrivano le parole della figlia Veronika, raggiunta dalla redazione del giornale online Baza: “Non gli è successo niente, nessuno lo ha arrestato e ora tutti sono al lavoro” ha dichiarato la donna.
Il portavoce del Cremlino Peskov, interpellato sul destino del generale, ha detto ai giornalisti di rivolgersi al ministero della Difesa, peccato che anche lì nessuno sembri disposto a dire più di tanto, rendendo difficile capire realmente che fine abbia fatto il militare.
Intanto Andrea Kartapolov, capo del comitato di difesa della Duma, ha dichiarato che la Wagner non combatterà più in Ucraina, poiché alcuni giorni prima della ribellione, il suo leader Pigozhin si è rifiutato di firmare il contratto che tutti i gruppi di combattimento devono accettare da parte del ministero della Difesa. “Tutti hanno iniziato ad attuare questa decisione, una decisione assolutamente corretta. Tutti tranne il signor Prigozhin non ha firmato i contratti ed è stato quindi informato che Wagner non avrebbe preso più parte all’operazione militare speciale” – ha spiegato il deputato russo – “Finanziamenti e risorse materiali non saranno più assegnate. Per il signor Prigozhin questa è la cosa principale, se non la principale”.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter ha pubblicato un post in cui chiede chiarezza sull’ingresso della sua nazione nella NATO: “Durante la nostra telefonata di oggi, ho elogiato Jens Stoltenberg per i suoi sforzi per rendere il vertice Nato di Vilnius un successo. L’Ucraina continua a lavorare attivamente con tutti gli alleati della Nato per convincerli che è arrivato il momento di fare chiarezza sull’adesione dell’Ucraina all’Alleanza”.
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