Non è ancora chiaro se alla base dell’infanticidio di Lisiera ci sia la depressione post-partum o qualcosa di diverso, ma è certo che la morte della piccola Alice per mano della madre è stata una tragedia che ha colpito non solo la famiglia di Federica Ziliotto, ma l’intera comunità. La donna è stata arrestata per aver ucciso la figlia neonata facendola cadere sul pavimento. Secondo il racconto del marito Riccardo, 45enne di San Martino di Lupari in provincia di Padova, la piccola sarebbe stata scagliata a terra almeno due volte.
Raptus di follia, depressione post partum o altro? Gli inquirenti stanno lavorando per scoprire cosa ci sia dietro il tragico gesto della mamma 41enne che ha gettato a terra la sua neonata di quattro giorni per ben due volte.
Dopo essere stata dimessa dal San Bortolo di Vicenza, la mamma e sua figlia Alice sono tornate a casa a Lisiera di Bolzano Vicentino, teatro della tragedia. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la donna avrebbe fatto cadere a terra la piccola due volte prima di tentare il suicidio in bagno. A trovare la donna è stato il marito che ha raccontato di averla sentita pronunciare frasi sconnesse prima di vederla colpirsi al collo con un coltello.
Chi li conosce li descrive come due persone tranquille e riservate. Lei è nata a Vicenza nel 1976, è descritta come una sportiva e una persona molto impegnata nella parrocchia di Lisiera.
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Entrambi impiegati, i due erano entusiasti dell’arrivo della piccola Alice. Una figlia che era voluta e desiderata dalla coppia, e che arrivava dopo un aborto spontaneo che aveva impedito, qualche anno prima, che la donna diventasse madre.
Al proposito Don Alessio Graziani racconta al Corriere della Sera: ”Federica e suo marito venivano quasi tutte le settimane a messa, di solito il sabato sera. Finita la funzione, alcune settimane fa mi sono fermato a scambiare qualche parola con lei. Mi ha raccontato che era davvero molto felice per quella bimba che sarebbe venuta al mondo, che la considerava un dono di Dio”.
Al momento la Ziliotto è ricoverata presso il reparto di psichiatria, piantonata dalle forze dell’ordine. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e sta valutando il trasferimento in carcere mentre è partita la richiesta di un’autopsia sul corpicino della neonata.
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