Ci sono ben 2.070 euro come bonus sullo stipendio ma solo per un determinato numero di dipendenti, di questa categoria.
È una vera e propria rivoluzione quella che sta accadendo da gennaio 2023 con il Governo Meloni che ha preso in mano la situazione. Ci si ritrova con aumenti di pensioni e di stipendi, non solo dovuti ad adeguamenti di ogni tipologia ma anche a misure particolari o strumenti. In questo caso specifico si parla di 2.070 euro di aumento sullo stipendio dedicato a questa categoria di lavoratori: ma è un bonus che si eroga in quale modo?
Questo bonus non è altro che una rivisitazione del vecchio Bonus Renzi, oggi con alcune particolarità in più e molto interessanti. In busta paga per i dipendenti è previsto un aumento come da decreto 3 del 2020, con voce trattamento integrativo.
In passato era stata prevista una quota di 100 euro al mese per 12 mesi con un totale di aumento al pari di 1.200 euro. Questo era dedicato solo a coloro che avessero un reddito sino a 28mila euro scendendo man mano con quota arrivando sino ad un reddito di 40mila euro.
Come anticipato, il Governo Meloni ha deciso di variare qualche punto e fare in modo che il bonus possa essere percepito da una platea di soggetti differenti – in ampiezza ovviamente. Si prende quindi il reddito che arriva sino a 15mila euro con un bonus Renzi di 100 euro ogni mese.
Il decreto evidenzia il fatto che al lavoratore viene:
“riconosciuta una somma a titolo di trattamento integrativo, che non concorre alla formazione del reddito”
Le condizioni sono dunque differenti a seconda del reddito percepito e registrato, come da articolo 12 e articolo 13 al comma 1. Per tradurre tutto quanto, nel momento in cui la quota di detrazione supera l’imposta dovuta al lordo allora il Bonus Renzi potrà essere percepito in una somma sino a 1200 euro. Al contrario, non si potrà ottenere questo aumento integrativo con penalizzazione diretta per coloro che di norma detraggono le spese dall’IRPEF.
Dopo tutte queste precisazioni, proviamo a fare degli esempi? In linea generale coloro che non hanno un reddito superiore ai 1.500 percepiscono in busta 100 euro al mese come anticipato.
Man mano che si va avanti, diminuisce la quota e si arriva sino a 82.40 euro arrivando poi ad un bonus di 2.070 euro se calcolato insieme agli arretrati che spettano degli anni precedenti.
La prima cosa da fare è calcolare le detrazioni che spettano al soggetto protagonista, poi si sottraggono le imposte lorde che sono dovute. Se la differenza supera i 1.200 allora la detrazione sarà commisurata a questo importo.
Ovviamente, tutti gli arretrati potranno essere richiesti tramite dichiarazione dei redditi oppure con conguaglio di fine anno da parte del datore di lavoro.
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