Sabato 19 marzo luci spente per un’ora in nome del futuro del pianeta: dallo 20 e 30 alle 21 e 30 in tanti luoghi simbolo si spegneranno le luci per l’Earth Hour 2016, per rammentare l’impatto dei cambiamenti climatici sulla Terra. Cittadini e istituzioni sono chiamati ad agire concretamente per porre un freno al riscaldamento globale che secondo i recenti dati della Nasa ha raggiunto nel mese di febbraio il record assoluto, con 1,35 gradi sopra la media. In tutto il mondo, dalle coste atlantiche al Pacifico, sono previsti eventi ed iniziative oltre allo spegnimento delle luci alle 20 e 30 secondo l’ora legale di ogni singolo Paese: in Italia vi saranno le cene ‘amiche del clima’ in tutte le principali città della penisola.
Le cene sostenibili in Italia saranno organizzate da WWF in collaborazione Altromercato: proprio l’associazione ambientalista ha snocciolato gli ultimi dati assai preoccupanti sui mutamenti del clima, secondo cui l’Italia, se resterà costante il trend attuale di aumento dei gas serra, sia avvia ad essere sempre più stretta nella morsa della siccità, in particolare su Alpi e Pianura padana, con il Po e gli altri fiumi che vedranno ridurre notevolmente i propri bacini idrici mettendo in pericolo colture agricole ed allevamenti. A dispetto delle decisioni prese durante la Cop21, le contromisure in campo per arginare il surriscaldamento globale appaiono ancora troppo timide rispetto alla gravità della questione: in base ai dai del WWF, solo per restare in Italia, proseguirà il fenomeno delle bombe d’acqua, precipitazioni violente concentrate solo in pochi periodi dell’anno, e si registrerà un incremento della temperatura media fino a 6 gradi in questo secolo, con un conseguente aumento dei periodi aridi in regioni quali Calabria, Toscana, Veneto.
Questo è ovviamente lo scenario più pessimistico, ma sulla diminuzione delle precipitazioni dal punto di vista della periodicità sembrano concordare anche le visioni scientifiche meno apocalittiche, e gli effetti anche per quelle che sono le colture preminenti dell’alimentazione mediterranea, come l’olivo e la vite, saranno ingenti. Il futuro si può invero ancora modificare, facendo ogni sforzo per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi rispetto all’era pre-industriale, l’obiettivo più ambizioso siglato alla Conferenza delle parti parigina dai governi internazionali: per fare questo bisogna necessariamente accelerare la transizione globale verso un’economia libera dai combustibili fossili, ma anche i piccoli gesti quotidiani possono contribuire a questo difficile ma necessario cambiamento di rotta. Ogni cittadino è invitato a partecipare all’Eart Hour 2016 sabato 19 marzo: via social potete seguire e condividere l’evento con l’hastag #oradellaterra, mentre alle cene organizzate da WWF e Altromercato vi attende lo slogan Cambiare il Cambiamento Climatico, spegnere le luci per accendere il cambiamento, scelto quest’anno dall’associazione ambientalista. In alternativa potrete organizzare anche da soli la vostra cena di Earth Hour scegliendo cibi biologici e prodotti di stagione nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente.
Qui potete trovare tutte le info sull’Ora della Terra 2016.
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