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Il virus Ebola è negli Stati Uniti: il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta ha confermato che si sta diffondendo anche sul suolo americano. Le autorità, secondo quanto detto dalla BBC, hanno annunciato il secondo caso di contagio. Una infermiera ha contratto il virus dell’Ebola nell’ospedale del Texas dove era stato ricoverato il paziente zero negli Usa, Thomas Duncan. ‘Un operatore sanitario del Texas Health Presbyterian Hospital che assistette il paziente malato di Ebola lì ricoverato è risultato positivo all’Ebola in un test preliminare condotto da laboratorio statale di salute pubblica di Austin‘, è scritto in una nota del Dipartimento dei servizi per la salute (Dshs) dello stato del Texas. Ulteriori Test di conferma saranno condotti dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie di Atlanta. Non è chiaro se l’infermiera sia venuta in contatto con Duncan anche prima del ricovero in isolamento, quando il paziente zero era stato mandato a casa nonostante avesse i sintomi dell’ebola. Le autorità sono mobilitate anche per individuare tutte le persone che sono venute in contato con l’operatore sanitario, negli ultimi giorni.
(aggiornamento: Kati Irrente)
L’epidemia di febbre emorragica che sta devastando l’Africa è stata diagnosticata con certezza anche negli Stati Uniti: il primo malato di ebola è stato un uomo che ha raggiunto il Texas, ma aveva contratto il virus in Liberia, uno dei Paesi africani in cui si collocano i maggiori focolai.
Il primo contagiato
Il rischio che l’epidemia possia colpire altri Paesi oltre a quelli africani, è sempre più concreta. Dell’uomo contagiato si sa che il suo ricovero è avvenuto il 27 settembre. La manifestazione dei primi sintomi tipici della febbre emorragica era iniziata qualche giorno prima. Dopo essere stato in isolamento nel nosocomio presbiteriano di Dallas, è morto a causa del virus. Il direttore del Cdc, infatti, ha dichiarato che il soggetto ha raggiunto gli Stati Uniti per fare visita ad alcuni familiari che vivono in America. Per i passeggeri che hanno viaggiato con lui, sarebbe escluso il pericolo di contagio perché i sintomi hanno iniziato a comparire almeno 5 giorni dopo il suo arrivo. Infatti, tra le cose da sapere sul virus Ebola, ci sono le modalità di diffusione della malattia: i soggetti infetti diventano contagiosi solo dal momento in cui cominciano ad avvertire i sintomi e non lo sono durante l’incubazione.
Procedure sanitarie di sicurezza
Sono partite immediatamente le procedure di controllo e messa in sicurezza di tutte le persone che sono entrate in contatto con l’uomo dopo il suo arrivo negli States. Secondo le autorità sanitarie, il malato avrebbe interagito quasi esclusivamente con i familiari da quando è arrivato in Texas. «Non ho dubbi che controlleremo questo caso di importazione e non si diffonderà in questo Paese. Certo è possibile che qualcuno che ha avuto contatti con questo soggetto possa sviluppare l’Ebola nelle prossime settimane, ma non ho dubbi che noi fermeremo il virus qui», ha detto il direttore del Cdc Thomas Frieden.
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