Giovanni Luppino è un uomo decisamente riservato e non molto loquace con una fedina alle spalle immacolata. Un uomo del quale non si sapeva molto e che aveva come attività principale la coltivazione e la vendita di olive. Adesso, dopo l’arresto di ieri di Messina Denaro, l’uomo è stato accusato del reato di favoreggiamento.
Giovanni Luppino, di 59 anni, da sempre agricoltore, era alla guida dell’auto che ha scortato il latitante più ricercato d’Italia, Matteo Messina Denaro, presso la clinica La Maddalena di Palermo, dove ieri è stato catturato.
Ieri sarà ricordata come una giornata molto importante, che ha visto la cattura di uno dei boss più ricercati di sempre. Erano alla sua ricerca da 30 anni ed è stato intercettato proprio a Palermo in una clinica dove da tempo si recava per curare un tumore. Sotto falso nome era riuscito a passare i controlli, ma alla fine la sua cattura è stata inevitabile.
Una nuova faccia per gli inquirenti che stanno indagando sull’attività criminale del boss. Sembra però che Luppino, in alcun modo imparentato con il boss Franco Luppino, detenuto in carcere, non è mai stato coinvolto in nessun tipo di operazione relativa alla mafia.
Era perciò una pedina perfetta per il boss che aveva al suo fianco un uomo con la fedina penale immacolata. L’uomo all’apparenza insospettabile è stato ora arrestato con l’accusa di aver commesso il reato di favoreggiamento.
“Gli accertamenti sono appena partiti. L’uomo che lo accompagnava è, come si dice, un perfetto sconosciuto”
Queste sono state le parole del procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio de Lucia, nel corso della conferenza stampa in seguito all’arresto del famoso boss mafioso.
La sua principale attività era l’agricoltura, ma negli ultimi anni si era dedicato in particolare al commercio di un tipo di oliva molto popolare del Belìce. Tutto ciò genera diversi milioni di euro attraverso l’utilizzo di magazzini d’ammasso, dislocati nelle zone di Campobello di Mazara e Castelvetrano.
Luppino con il tempo era riuscito a diventare uno degli intermediari più affidabili dalla Campania. Il mercato delle olive è un da sempre settore sul quale si sono soffermate più volte le attenzioni dopo le proteste da parte di diversi agricoltori. Infatti, gli intermediari, in questo mercato, impongono un prezzo alle aziende agricole per la produzione delle olive, creando una situazione di svantaggio ai produttori.
Luppino, per dare slancio a questa sua attività, aveva deciso di aprire uno stabilimento in una zona della periferia della città, che è ancora gestito da lui insieme ai suoi figli. I Carabinieri del Ros dovranno ora identificare il ruolo di Giovanni Luppino nella latitanza di Matteo Messina Denaro. Sarà necessario chiarire con precisione l’impatto che ha avuto l’azione di Luppino in relazione alla fuga del ricercato.
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