Serata di gloria per il Portogallo di Santos che conquista i quarti di finale del mondiale con un netto 6-1 ai danni della Svizzera, Cristiano Ronaldo inizia dalla panchina e fa il suo ingresso in campo soltanto al minuto 74 subentrando a Joao Felix.
Il capitano dei lusitani guarda la squadra vincere e, finalmente, convincere giocando un calcio spettacolare e propositivo fin dai primi minuti tra mille sorrisi che nascondono però anche un pizzico di amarezza.
Serata stranissima per Cristiano Ronaldo che lascia il campo con la gioia per aver visto il suo Portogallo dominare la partita ma con l’amarezza e la rabbia per non aver partecipato attivamente al trionfo lusitano.
Per la prima volta infatti dal 2008, e in assoluto per la prima volta in una partita valida per una fase ad eliminazione diretta, il fenomeno di Madeira si è accomodato in panchina sostituito da una straordinario Goncalo Ramos, autore di una tripletta.
Durante il riscaldamento e fino al suo ingresso in campo l’attenzione dei fotografi e dei giornalisti era tutta rivolta sullo sguardo del numero 7 che alternava grandi sorrisi a smorfie di insofferenza.
Questo in Qatar verrà ricordato non solo come l’ultimo mondiale di Cristiano Ronaldo, ma anche come quello più difficile, iniziato da svincolato e proseguito come alternativa di lusso al classe 2001 del Benfica.
Indipendentemente dallo straordinario risultato poi maturato sul campo, il commissario tecnico Santos ha voluto mandare un messaggio chiaro e forte alla squadra: Cristiano Ronaldo non è più indispensabile neanche in nazionale.
Per Ronaldo circa 17 minuti in cui è andato alla conclusione un paio di volte trovando anche un gran gol (annullato giustamente per fuorigioco) ma la sensazione di essere ormai un corpo estraneo al gioco dei luisitani.
Santos ha fatto le sue scelte e la squadra ha risposto sul campo, la sfida al Marocco ci darà le risposte che cerchiamo ma visto lo straordinario impatto avuto da Goncalo Ramos sembra difficile ad oggi ipotizzare qualche cambio in quello che da ieri sembra diventato l‘undici titolare di Santos.
Questo in Qatar è senza dubbio fin qui il mondiale di Ronaldo: l’ultimo, il più difficile e forse quello del definitivo declino di uno dei calciatori più forti di tutti i tempi.
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