L’amore tra Lino Banfi e sua moglie Lucia Lagrasta è stato fortissimo, immenso, infinito. Solo un paio di giorni fa, la donna, di 85 anni, è morta. Da circa sette, era malata di Alzheimer, una malattia che ad oggi non conosce alcune cura. Durante i suoi funerali, tenutisi tenutisi nella parrocchia di Sant’Ippolito a Roma, don Sergio Mercanzin ha letto pubblicamente una lettera che Papa Francesco ha voluto indirizzare all’attore, consapevole del grande amore che provava per sua moglie.
“I nonni sanno essere forti anche nella sofferenza”: queste alcune delle parole che Papa Francesco ha scritto a Lino Banfi, in seguito alla morte di sua moglie. Ecco il testo integrale.
L’amore vero non finisce mai. Niente e nessuno riescono a distruggerlo, neanche la morte può farlo. Questo è sicuramente il caso di Lino Banfi e sua moglie, Lucia Lagrasta, insieme da circa 70 anni (61 di matrimonio più altri dieci di fidanzamento prima). Quando si conobbero erano i primi anni ’50. Non era di certo quello il periodo dei fasti, della fama, del successo. No, quello arrivò il decennio successivo. All’epoca Banfi non navigava di certo nell’oro: la leggenda narra che nel ’55 arrivò addirittura a fingersi malato e si fece operare alle tonsille, solo per poter dormire al caldo all’interno dell’ospedale.
Al suo fianco, però, c’è sempre la sta Lucia, nel bene e nel male. “Siamo stati due muratori bravissimi: io dirigevo i lavori, lei ha scelto il cemento armato buono e i mattoncini adatti e abbiamo costruito una casa solida e antisismica”: così ha commentato la loro unione l’attore. Unione che è riuscita a resistere al tempo, alle tentazioni – come ha spiegato lui negli anni nel corso di varie interviste di attrici anche bellissime sui vari set con lui ce ne sono state eccome, ma lui non ha mai neanche lontanamente pensato di tradire sua moglie – e anche alla malattia di lei. Bati pensare che dalla “fuitina” i primi anni del ’60 alla morte di Lucia, pochi giorni fa, non si sono mai lasciati. Mai. Ma procediamo per gradi.
Era il marzo del ’62 quando si sposarono, ma erano già circa dieci anni che stavano insieme. Come lui stesso ha raccontato qualche anno fa in un’intervista rilasciata a Verissimo: “Avevamo fatto la “fuitina” e per punizione ci fecero sposare alle 6 del mattino. Ero povero e avevamo un trattamento “fetente”. Non abbiamo nemmeno una foto, ma ho promesso che per le nozze d’oro avremmo fatto una grande festa. Così è stato, abbiamo avuto anche la benedizione del Papa”.
Nel ’63 poi ci pensò la nascita della loro prima figlia, Rosanna, a unirli ancora di più, a cui seguì quella del loro secondogenito, Walter. Poi, circa sette anni fa, la diagnosi, arrivata proprio nel momento in cui lui aveva allentato la presa a lavoro, entrambi avevano molto più tempo libero, che avrebbero voluto passare insieme, come sempre: Lucia era affetta dal morbo di Alzheimer. Non dobbiamo aggiungere altro, basta citare le parole dell’attore in un’intervista rilasciata al Messaggero, che sono più che esaustive: “Non riesco ad accettarlo. Non accetto che mia moglie non stia bene, in un momento in cui mi sarei voluto godere la mia vita accanto a lei. Mia moglie, a volte, mi chiede come farò quando lei non sarà più in grado di riconoscermi. E io, per tranquillizzarla, le rispondo che ci ripresenteremo un’altra volta. Ho chiesto come dovermi comportare con Lucia, per non ferirla, per gestire al meglio la sua condizione, lei oggi è sorridente, mi riconosce anche se sa bene quale può essere la sua strada. E io non riesco a rassegnarmi, ora che ci dovevamo godere insieme la vecchiaia”.
Ma non è stata di certo la scoperta della malattia, dicevamo, a distruggere il loro amore. Anzi, negli ultimi anni i due si sono uniti ancora di più per quanto possibile. Anzi, solo un paio di anni fa, durante un’intervista rilasciata a Verissimo, l’attore raccontò che durante la pandemia, sua moglie una volta gli ha chiesto: “Lino, ma non possiamo trovare il sistema di morire insieme noi due? Perché se muori prima tu io non ce la faccio”. Richiesta di cui l’attore parlò all’epoca anche con Papa Francesco. Come lui stesso ammise in una lettera pubblicata dal settimanale Intimità, però, il Santo Padre gli rispose che non aveva il potere di decidere quando farli “andare”, ma che avrebbe sempre pregato per loro.
Proprio Papa Francesco ha voluto abbracciare – anche se virtualmente – l’attore, dopo essere venuto a conoscenza della notizia che la moglie è venuta a mancare.
Lucia Zagaria è morta nella notte tra martedì e mercoledì al Campus Bio Medico di Roma. Lì era in cura da anni, a causa della sua malattia. Aveva 85 anni, di cui circa 70 trascorsi accanto al marito, Lino Banfi. All’attore Papa Francesco ha voluto inviare un messaggio per esprimergli tutta la sua vicinanza. Lo ha fatto a mezzo lettera e oggi conosciamo il suo contenuto considerando che la stessa è stata letta nel corso dei funerali della donna, tenutisi nella parrocchia di Sant’Ippolito a Roma, da don Sergio Mercanzin.
“Caro fratello mio, nell’apprendere la notizia della scomparsa di Lucia, porgo a te e alla tua famiglia le mie condoglianze, assicurando la preghiera in suffragio della sua anima. La fede in Cristo nostra speranza ti sostenga nel vivere questo momento di dolore. I nonni sanno essere forti anche nella sofferenza e tu sei il nonno di una nazione intera. Raccogli l’eredità di fede e di bontà di tua moglie Lucia, continuando a testimoniare la bellezza del vincolo d’amore che vi ha tenuti uniti e la bellezza incomparabile della famiglia. Ti esprimo il mio affetto e, invocando la protezione della Santa Vergine, di cuore benedico te e quanti piangono la scomparsa di Lucia. Fraternamente Francesco”: questo il suo contenuto.
Ricordiamo che, dopo il succitato incontro “virtuale”, l’attore aveva avuto modo di conoscere il Papa lo scorso anno: Era il 2 marzo precisamente, cioè il giorno del suo 60esimo anniversario di matrimonio con la moglie. All’incontro avrebbe dovuto prendere parte anche quest’ultima, che però era impossibilitata dalla malattia e dalle sue gravi condizioni.
Ovviamente di voci e volti che si sono stretti intorno all’attore ce ne sono stati tantissimi. Basti pensare che ai funerali di Lucia hanno preso parte, insieme ai tanti familiari e amici della coppia e agli abitanti di Piazza Bologna, il quartiere romano in cui la moglie di Banfi ha sempre abitato, anche tantissimi attori e volti noti dello spettacolo, tra cui Mara Venier, Milly Carlucci, Giulio Scarpati, Paolo Conticini, Lunetta Savino ed anche diversi rappresentanti di alcune produzioni come Publispei e Ballandi con cui Banfi ha collaborato nella sua lunga carriera.
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