Quest’anno è uscita la 36esima edizione condotta dal Sole 24 Ore che indaga e rileva tutte le province italiane in cui la qualità della vita è migliore. In base a quanto riportato, nelle province in vetta alla classifica ovviamente si vive meglio. Ad esempio Bologna a quanto pare è in testa alla classifica. Le città metropolitane come Milano e Roma, Sono decisamente in calo, piazzandosi sotto la 31esima posizione. Il sole 24ore ha da poco pubblicato la sua famosa indagine, che quest’anno arriva alla 33esima edizione con la chiusura del 2022. Vediamo insieme i dati raccolti e risultati registrati.
Come ormai di tradizione alla chiusura dell’anno, Il Sole 24 Ore pubblica i risultati della sua consueta indagine relativa alla qualità della vita in Italia. In questo 2022 Bologna risulta essere la prima provincia nel nostro paese dove si vive meglio. Il capoluogo Emiliano perciò riesce a tornare in vetta alla classifica aggiudicandosi il primo posto.
Dal 1990 va avanti La tradizione di pubblicare questi dati e per Bologna questa è la quinta volta che raggiunge il primo posto, aggiudicandosi l’ultima medaglia d’oro nel 2020. Vediamo più da vicino questa classifica, che quest’anno fa i conti con le conseguenze della guerra in Ucraina, del caro-energia e dell’inflazione.
Sembra proprio che quest’anno l’Emilia Romagna sia in vetta alle classifiche. Bologna infatti si è posizionata al primo posto, ma anche Parma e Reggio Emilia sono tra i primi quindici. Analizzando i risultati quindi ad un livello regionale, si può certamente affermare che l’Emilia Romagna è la regione italiana dove si vive meglio.
Segue poi il Trentino Alto Adige, con Bolzano che si aggiudica il secondo posto e Trento al quinto. Anche in Toscana la situazione è molto positiva, in quanto Siena ha scalato le classifiche fino al quarto posto e Pisa, con una distinzione di 12 posizioni rispetto all’edizione precedente, arriva al decimo posto.
In questa edizione la Lombardia però registra risultati decisamente contrastanti, mantenendo però sei territori tra i primi 30 in classifica. Un discorso totalmente diverso invece lo abbiamo con le città metropolitane, come ad esempio Milano che nell’edizione precedente era il secondo posto, quest’anno la troviamo all’ottava posizione, mentre Roma classificata al 31esimo posto.
Il calo che è stato registrato per Milano e certamente dovuto ai risultati degli indicatori di ricchezza e consumi, che in questa edizione ha premiato realtà più piccole. Ovviamente resta sempre in testa per affari e lavoro. La capitale invece, perdendo addirittura 18 posizioni, acquisisce il record negativo in questa 36esima edizione dell’indagine condotta dal Sole 24 Ore.
Spesso di si dice che nella botte piccola c’è il vino buono, ed è proprio questo il principio su cui si basa la classifica del Sole 24 Ore. Si vede infatti primeggiare tra le province italiane quelle più piccole, che spesso sono le più benestanti. Le aree più grandi e popolate iniziano invece a essere declassate nella graduatoria di ricchezza e consumi.
Un altro dato evidente è che le province del sud hanno acquisito le posizioni più basse della classifica. Come si può infatti vedere dalla 81esma alla 107esima posizione troviamo solo province del sud Italia. Le Province Calabresi in particolare si trovano tutte dalla 95esima posizione in poi. Insomma la situazione attuale delle province del Sud Italia non è certamente delle migliori e Sembra proprio che a primeggiare quest’anno in classifica ci siano le Province più piccole rispetto alle grandi metropoli.
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