Ecco quanti contanti si possono donare ai nipoti senza il rischio di incorrere in multe salate. Attenzione al fisco. Sai che cosa dice la legge a proposito di questo argomento?
Sei una nonna o un nonno che adora viziare i nipoti concedendo loro anche regali utili e apprezzati come i contanti? Sappi che c’è un limite a questa generosa donazione: se non lo rispetti, scatta la multa.
Chi ha la fortuna di possedere risparmi in banca o in posta, sa benissimo che esistono dei limiti da rispettare, relativi a prelievi e trasferimento di soldi.
Il legislatore fiscale è piuttosto severo quando si tratta di affrontare una tematica così delicata come quella della fiscalità individuale. Nel rispetto delle norme di antiriciclaggio, la legge ha stabilito infatti delle soglie economiche. Attenzione a non violarle: se lo fai, corri il rischio di incappare in multe anche piuttosto alte.
Fino al 31 dicembre 2022, per esempio, il limite di pagamenti in contanti era fissato a 1.999,99 euro. Il prelievo o trasferimento di una cifra superiore a questa faceva scattare immediatamente i controlli fiscali.
Con il nuovo Governo Meloni la situazione però è cambiata. In meglio o in peggio? Ora lo scopriamo. Sei un nonno o una nonna che ha intenzione di rendere il nipote felice con un assegno o semplicemente regalando dei soldi? Allora leggi con attenzione. Ecco quanti contanti si possono donare ai nipoti senza il rischio di multe o controlli.
Se sei una nonna o un nonno che, per quanto possibile, vuole contribuire a rendere felici i nipoti, regalando loro magari dei soldi per acquistare la prima macchina o sostenere le spese universitarie, continua a leggere, questo articolo ti tornerà molto utile.
Come ben saprai, nel rispetto delle leggi di antiriciclaggio, da sempre il Governo impone un limite relativo a prelievi e trasferimento di soldi. Esiste un tetto massimo, così definito dalla materia fiscale, che se superato comporta controlli e multe piuttosto alte.
In poche parole sì, non siamo completamente liberi di disporre dei nostri soldi – con le dovute eccezione chiaramente – per il rispetto di leggi fiscali molto severe.
Fino al 31 dicembre 2022, la soglia massima di prelievo era fissata a 2000 euro, a 1.999,99 per la precisione. Con l’insediamento del nuovo Governo, quello guidato da Giorgia Meloni, è cambiato però qualcosa. In positivo o negativo? Oggi lo scopriamo.
Ecco quanti contanti si possono donare ai nipoti, per esempio, evitando di incorrere in multe e controlli fiscali. Tieni bene a mente questa data è questi dati, soprattutto: a partire dal 1° gennaio 2023, il tetto massimo per l’utilizzo dei contanti è fissato a 5000 euro o più precisamente a 4.999,99 euro.
Il prelievo invece, nell’arco temporale di un mese, non può essere superiore a 10 mila euro, pena la segnalazione e il controllo dell’Unità di Informazione Finanziaria dietro indicazione del soggetto in difetto da parte della Banca o altro istituto di credito.
Perché esiste un limite di questo genere? Per due ragioni: per evitare la circolazione di “denaro sporco” e per tenere sotto controllo l’evasione fiscale. Se superi la soglia massima stabilita dalla legge, interviene a controllare e ripristinare la situazione non solo l’Unità di Informazione Finanziaria ma anche l’Agenzia delle Entrate.
Il primo organismo controlla uscite ed entrare economiche del contribuente. Il secondo invece verifica i movimenti effettuati su conto corrente soprattutto dietro segnalazione da parte dell’Unità di Informazione Finanziaria.
Sapevi per esempio che esiste l’Anagrafe dei conti correnti italiani? Il potere di accedervi ce l’ha l’Agenzia delle Entrate che può controllare così la situazione patrimoniale e reddituale di tutti i correntisti, iniziando nel caso, degli accertamenti fiscali.
Ritornando al focus del nostro contributo, dunque è chiaro che non si possono prelevare più di 5000 euro in contanti e più di 10.000 in un mese. Quali sono i rischi nel caso di violazione di legge?
Ecco cosa potrebbe succedere. La sanzione minima in caso di violazione delle leggi fiscali è pari a 1000 euro. Questo importo arriva a 5000 euro per violazioni superiori a 250 mila euro e a 15.000 euro per gli istituti di credito che non comunicano eventuali violazioni e irregolarità.
Sappi che ogni prelievo superiore alle soglie stabilite per legge deve essere opportunamente giustificato, pena la segnalazione da parte della Banca all’UIF e di conseguenza all’Agenzia delle Entrate.
Diversa la situazione per il cosiddetto “giroconto bancario” per il quale non esistono limiti se non nel caso di un Bonifico SEPA in cui l’importo trasferibile non può esser superiore a 100 mila euro.
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