L’echinacea ha molte proprietà, soprattutto nel rinforzare il sistema immunitario e nello svolgere un’azione di prevenzione contro le infezioni e contro l’influenza. Ha capacità espettoranti, utili nel caso in cui si manifestassero sintomi di tosse e raffreddore, riesce ad alleviare le infiammazioni delle vie aeree ed è in grado di mettere in atto un’azione cicatrizzante. La composizione di questa pianta è molto ricca, perché in essa sono stati rintracciati oli essenziali formati da più di 20 elementi, tra i quali anche sostanze battericide e fungicide.
Le proprietà
Molto importante, fra le proprietà dell’echinacea, l’azione che essa riesce a svolgere nei confronti del sistema immunitario. Questa pianta è composta da alcuni principi attivi antivirali e antinfiammatori. Proprio per questo motivo riesce a stimolare il sistema immunitario e a rafforzarlo, rendendo più efficace la cura delle malattie da raffreddamento, dei classici malanni di stagione. E’ uno di quegli antibiotici naturali, che possono essere utilizzati per curare le tonsilliti, le faringiti e le malattie che interessano le vie respiratorie.
Molto importante è l’echinacea anche per trattare le affezioni cutanee infiammatorie, come quelle causate dalla dermatite atopica, e per favorire la guarigione dalle ferite. I principi attivi contenuti in questa pianta riescono ad impedire che si verifichino delle infezioni e sono in grado di provvedere alla formazione delle cellule che intervengono nella rigenerazione dei tessuti. L’echinacea può essere usata in forma di decotto, di impacchi, di lozioni, di creme, anche sotto forma di tintura e di capsule.
Le controindicazioni
Le controindicazioni dell’echinacea sono soprattutto alcuni effetti collaterali che possono intervenire nei soggetti che sono allergici a questa pianta. In generale, se si utilizza l’estratto secco, diminuisce il rischio di incorrere in un’allergia. L’estratto secco ha un effetto allergizzante minore rispetto a quello dei preparati che implicano l’uso della pianta fresca. Ci sono, comunque, delle condizioni in cui la pianta non andrebbe usata. Non dovrebbero consumarla i bambini che abbiano meno di un anno e non andrebbe impiegata nel periodo della gravidanza e in quello dell’allattamento.
Bisognerebbe usare una certa precauzione anche per evitare che i principi attivi di questa pianta vadano ad interagire con alcuni farmaci. Si tratta soprattutto del paracetamolo, dei corticosteroidi, degli antineoplastici e delle terapie soppressive del sistema immunitario, che vengono utilizzate in presenza di alcune patologie, come, per esempio, l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla.
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